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ELFI...anatomia,vita e passione di una stirpe silente...

Ultimo Aggiornamento: 13/04/2008 21:49
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Post: 45
Città: TARANTO
Età: 31
Sesso: Maschile
24/03/2008 16:52

Anatomia esterna:


Aspetto: Antropomorfo.


Altezza: Varia tra i 160 e i 190 cm.


Peso: Varia tra i 40 e i 80 kg


Testa: Struttura simile a quella umana. A seconda della tipologia dell`Elfo presentano orecchie più o meno a punta, la capigliatura varia nelle medesime tonalità umane fatta eccezione per l`argento, verde acqua e bianco osso; il colore degli occhi variabile nelle medesime tonalità umane fatta eccezione per il colore blu intenso, blu ghiaccio e viola.


Tronco: Particolarmente slanciato ma ben definito, è sempre equilibrato in ogni sua parte.


Arti: Longilinei e resistenti sia i superiori che gli inferiori.


Carnagione: Il colorito, tendenzialmente roseo, è variabile nei toni sfumati del bianco che spazia dal lattescente, al perlato, al ninveo fino ad arrivare ad assumere tonalità tendenti all`azzurro chiaro, deve la sua colorazione alla peculiarità del sangue elfico di contenere una sostanza (linfa rossa) che è propria degli Elfi.




Anatomia interna:


Sistema Nervoso: Visivamente simile a quella umana nella sua conformazione ma differisce per la maggiore velocità di reazione agli stimoli. Lo sviluppo mentale degli Elfi, raggiunta la maggiore età, continua a migliorarsi, questo fa si che gli Elfi non risentano con il passare degli anni degli effetti della vecchiaia che colpisce le altre razze vive. Essi quindi non perdono la lucidità mentale e le capacità di ragionamento. Dimostrano inoltre una capacità mnemonica di gran lunga superiore a quella umana.


Sensi:


Vista: Gli Elfi hanno la vista acuta paragonabile a quella di alcuni animali e distinguono con estrema nitidezza delle figure a parecchie centinaia di metri di distanza; tale particolarità li rende però molto sensibili ai forti cambiamenti di luminosità, ed un lampo che cada loro vicino può ad esempio, procurare un temporaneo abbassamento della vista.

In condizioni particolari, quali nebbia e buio, hanno comunque le stesse difficoltà degli umani.
Sono capaci di captare, anche in condizioni di luce crepuscolare, le sfumature dei colori ed i contorni in maniera più nitida ed a grande distanza( 200-300 mt).


Udito: Gli Elfi dimostrano capacità uditive superiori alla norma che gli permettono di percepire nitidamente rumori a distanza o di isolare un singolo suono nella confusione e di concentrarsi solo su quello o di percepire le voci sussurrate a dieci passi le quali sono facilmente udibili come se chi parla lo facesse direttamente all`orecchio dell`Elfo

Sensibile a forti rumori che non riesce a scindere da quelli della normale vita quotidiana i quali provocano sbandamento e nei casi più gravi momentanea soppressione delle capacità uditive.


Tatto: analogo a quello umano.


Olfatto: Particolarmente sviluppato, è in grado di captare odori trasportati nell`aria da grandissime distanze, ciò dipende dall`intensità dell`odore e dal vento. Gli odori troppo intensi possono causare fastidio all’elfo. Inoltre se tali odori sono sgradevoli possono procurare nausea.


Gusto: analogo a quello umano.




Sistema Cardio-Vascolare: Visivamente simile a quella umana nella sua conformazione, il cuore, di dimensioni simili all`umano, presenta pareti più spesse e ricche di fibre contrattili che ne facilitano il riempimento delle cavità e la successiva espulsione del sangue o linfa rossa con una frequenza maggiore di quella riscontrata in un umano medio.

Differente è il sangue, che viene chiamato sangue elfico (termine comune) o linfa rossa (usato dagli elfi che tendono a sottolineare il loro rapporto con la natura). Il sangue elfico, o linfa rossa, non è nè sangue umano nè linfa arborea, bensì un`evoluzione di entrambi che dopo essersi fusi insieme, hanno dato origine ad una nuova sostanza.
Il sangue o linfa rossa è molto fluido ma ciò non implica un aumento della forza negli elfi, ma consente una maggiore velocità della circolazione, che permette all`Elfo di sopportare sforzi fisici maggiori. Di contro la maggiore fluidità e velocità dello scorrere causa, in caso di ferite profonde, un rapido dissanguamento con conseguente morte se non con solerzia sottoposto alle cure del caso.


Gli Elfi hanno quindi un sangue particolare, differente dalle altre razze di Lot, che raccoglie tutte le più importanti proprietà contenute nella linfa arborea trasformata per volere divino dalla Dea Themis, rendendolo a tutti gli effetti sangue e non linfa. Risulta più liquido, meno viscoso, meno denso della linfa arborea stessa, e di colore rosso. Molto simile a quello umano per colorazione ed al tatto, ma nulla ha a che vedere con esso.



Sistema Respiratorio: Visivamente simile a quella umana nella sua conformazione, permette agli Elfi di non risentire della rarefazione dell`aria alle grandi altezze, e di avere un`autonomia sotto l`acqua 3 volte maggiore di quella umana.


Apparato Digerente: Visivamente simile a quella umana nella sua conformazione. Gli elfi possono rimanere a digiuno per molto più tempo di un essere umano non necessitando di particolari cibi, onnivori per natura prediligono ciò che la natura offre loro.
Come per il cibo anche la carenza d`acqua è sopportata per un periodo maggiore di quella che può causare problemi di debilitazione e disidratazione ad un umano.


Apparato Muscolare: Visivamente simile a quella umana nella sua conformazione. I muscoli sono molto più lunghi ed armoniosi, consentono scatti e balzi in lunghezza ed altezza maggiori di quelli degli umani data la più ampia forza contrattile che sviluppa potenza immediata e duratura senza apparente sforzo. Anche dopo lunghi periodi di inattività o semiattività non c`è mai atrofizzazione del muscolo. L`apparato muscolare degli Elfi è più sviluppato per quanto riguarda i fasci lunghi che permettono maggior resistenza alla fatica continuata nel tempo ma che non comporti sforzi intensi che richiedano una muscolatura massiccia.


Apparato Osseo: Visivamente simile a quella umana nella sua conformazione. Le ossa lunghe sono più o meno ricurve ma sopportano meglio le sollecitazione che si hanno durante il cammino o la corsa, esse sono anche molto più porose e quindi più leggere. L`osso è più elastico e non va quindi facilmente incontro a fratture o incrinature. Nell`eeventualità che accada che un osso, sotto grande sollecitazione si rompa si è notata una maggiore capacità di ricostruzione che fa si che l`osso si risaldi in modo ottimale senza lasciare alcun danno apparente.

Le articolazioni sono molto resistenti ciò evita distorsioni durante gli scatti di agilità.


Apparato Riproduttore: Visivamente simile a quello umana nella sua conformazione, sia il maschile che il femminile.



Caratteristiche generali:


Longevità:

Molto lunga rispetto ai parametri umani (in base alla struttura fisica e allo stile di vita dell`Elfo) l`Elfo può raggiungere i 1000 anni e più.


Sonno:

Gli elfi hanno la particolarità di non avere bisogno di riposare molto poiché il loro sistema nervoso e l`apparato muscolare sono molto più resistenti a stanchezza e stress, rispetto a quello umano, recuperano le forze cadendo in una sorta di sonno meditativo che dura in media 3 ore.


Veleni:

Medesima tolleranza degli umani per quanto riguarda quei veleni che vengono somministati attraverso cibi e bevande, attraverso inalazione o contatto. Effetto maggiorato si ha quando il veleno entra a contatto diretto con il sangue che per la sua fluidità e la velocità della circolazione porta il veleno ad agire più rapidamente.


La tossina contenuta nel sangue Drow a contatto con la pelle di un Elfo e viceversa provoca una serie di vesciche che interessano solo l`area esposta al contatto cutaneo. Se una discreta quantita` di sangue fresco di Drow entra in circolo nel corpo di un Elfo, quest`ultimo si avvelenerà evidenziando sintomi di febbre molto alta e forte nausea che se curati costantemente svaniranno nell`arco di quattro giorni. Altrimenti i sintomi si protrarranno per una settimana prima di svanire. Se il sangue di un Elfo entra in circolo nel corpo di un Drow, sempre se in discrete dosi, esso ne altera in maniera estremamente debilitante la composizione del sangue Drow provocandogli gli stessi effetti riscontrabili in un Elfo.

Le metodologie di cura sono attualmente in corso di studio e preparazione da parte della Onorata Gilda dei Cerusici.
Il sangue eventualmente usato per cercare di contaminare armi da punta o da taglio perderà la sua tossicità non appena in contatto con materiale inerte (metallo, vetro ecc) e non produrrà alcun effetto.
Analogamente il sangue elfico usato per contaminare i drow perderà questa capacità a contatto con materiali inerti.


Nascita:

La procreazione avviene tramite accoppiamento del maschio con la femmina. La gravidanza dura 3 mesi, alla fine dei quali c`è il parto.


Morte e Ferite:

Non sono conosciuti casi di morte per vecchiaia di Elfi.
Si può ragionevolmente supporre da scritti e storie tramandate che raggiungano minimo 1.000 anni di vita.
Non è da escludersi che vista la loro natura schiva e orgogliosa della loro bellezza nel momento in cui iniziano ad invecchiare visibilmente si ritirino in un eremo per morire.
Per quanto riguarda la morte per ferite si ha la medesima trattazione e cura degli umani.



Varie



Carattere:


Premessa: L’Elfo, poichè neutrale per antonomasia, poichè detentore di un sapere secolare, poichè in comunione con la natura in ogni sua sfaccettatura, ha una conoscenza tale del mondo che lo circonda, tale da poter spendere le proprie energie per abbandonare la sua serafica neutralità, e spingersi oltre, proprio perchè convinto che quella sia la chiave corretta per sorreggere l`equilibrio. Data la sua capacità di astrazione, e la sua saggezza, l`Elfo ha la capacità di prendere in considerazione ogni cosa. La sua mente è perfettamente in grado di comprendere la logica del bene, come quella del male, ma per sua naturale tendenza, egli non è in genere disposto a prendere le parti di una o dell`altra fazione. Quando egli lo fa, è una scelta consapevole, maturata. Si nasce Elfo, si diventa Elfo negativo o Elfo positivo. Non è un`inclinazione naturale, ma al contrario una scelta più radicale che lo porta ad allontanarsi dalla sua Neutralità. A differenza di molte altre razze, però, l`Elfo non può prescindere dalla sua lungimiranza. Questo significa che una parte della sua mente sarà sempre cosciente che esistono altri modi di vivere, altri modi di agire. Allo stesso modo, un Elfo può seguire legge o può seguire chaos, oppure rimanere neutrale. Ma il suo chaos non sarà mai quello di un demone, e la sua legge non sarà mai perfetta. Avrà sempre qualcosa che lo trattiene, che gli impedisce di essere a fondo ciò che ha scelto di essere.

Crede nell`unione razziale ed in essa ricerca la soluzione per giungere alla soluzione.

Ma nulla, nulla, nella sua natura, vieta ad un Elfo di essere negativo, così come nulla impedisce ad un Elfo di essere positivo.
un elfo "sceglie" e sceglie proprio perchè è l’essenza dell’ equilibrio.

Un elfo negativo non è per forza un ferale assassino assetato di sangue, come un elfo positivo non è necessariamente un paladino delle cause perse.

La profonda conoscenza della Natura, dei suoi cicli, di ciò che lo circonda riescono a fornirgli la visione pressoché totale del tutto.
Ecco perchè l`elfo "sceglie" la direzione “naturale” che più gli si confà


Gli Elfi sono un popolo nobile, orgoglioso, altezzoso ispirato dall’armonia, dalla bellezza, dalla profonda e assoluta conoscenza che hanno della Natura, intendendo per Natura tutto il creato e le leggi che muovono le sue forze. Un popolo osservatore del lento scorrere delle stagioni e degli eventi che attraversano il mondo conosciuto. Così distaccato da apparire alle altre razze completamente disinteressato e indifferente a tutto ciò che non lo tocca direttamente.

In realtà il suo sguardo è lungimirante in grado di scandagliare più in profondità di chiunque altro. Questa capacità di comprendere così intimamente la Natura lo porta spesso ad incarnare i moti di “Luce”, “Equilibrio” e “Tenebra” che al suo interno determinano i cicli dell’esistenza.

Un Elfo non nasce “buono” o “cattivo”, un Elfo nasce Neutrale.
Quando un Elfo decide di sbilanciarsi da una parte piuttosto che l’altra è perché “sceglie” la sua via, il suo sentiero di Luce o di Tenebra, o di Arbitro di entrambe.

A differenza di Angeli e Demoni, egli sceglie, egli è consapevole, egli decide il proprio destino, non lo subisce per nascita.
Questa capacità di comprendere intimamente la Natura, di discriminare tra bene e male, di incarnare la neutralità pura nel suo aspetto più alto, fa dell’Elfo la razza neutrale per eccellenza.
L`Elfo è quindi profondamente distaccato dalle altre razze tanto che a volte si distacca anche dai suoi simili pur mantenendo un buon rapporto.

E’ una creatura che incarna in ogni sua sfumatura il concetto di Equilibrio che regna sulla Natura. Egli conosce profondamente le meccaniche che regolano Ordine e Caos, comprendendone in egual misura l’idea di “bene” e di “male” che da lui vengono interpretati come mezzi per perseguire l’equilibrio.

Osserva e pondera le situazioni considerando ogni estremo, ogni peso e ogni misura, ogni sfumatura, decidendo di volta in volta da quale parte schierarsi e come agire per riportare l’ago dell’equilibrio nel giusto centro.

L’Elfo si considera super partes, ed in quanto tale al di sopra di ogni morale e legge.

Il suo fare sarà prevalentemente discreto e silenzioso, un burattinaio occulto che a seconda del disequilibrio incontrato, tirerà i fili per riportare ogni cosa al proprio posto.

In un mondo dove Luce e Tenebra lottano per l’annientamento dell’avversario, egli è il crepuscolo, arbitro e confine invisibile dove santità e abisso cristallizzano nello stesso volto.


Vi sono poi alcuni Elfi che vivono in modo più empatico il concetto di Natura distaccandosi dal concetto base di neutralità per spingersi oltre.

E si schierano per riportare l’Equilibrio.

L’elfo tendente al positivo è distaccato dalle altre razze e quando osserva azioni che egli reputa malvagie svolgersi all’interno della propria comunità tende a sedarle con tutti i mezzi leciti a sua disposizione.

Incarna l’aspetto Materno, Genitrice della Natura: l’esistenza, la luce, la lealtà, il rispetto verso ogni forma di vita, ed prova una certa forma di disagio verso il male ed ogni suo vassallo.

Egli è schivo, riservato, sospettoso ma una volta conquistata la sua amicizia si dimostra sempre presente nel momento del bisogno. Il modo di agire è volto al bene pur rimanendo isolazionista. Quest’Elfo accoglierà sempre come ultima possibilità quella della violenza, dell’annientamento dell’avversario.

Prima di arrivare a soluzioni drastiche tenterà la via del dialogo, della diplomazia, della pace, tuttavia senza mai venir meno ai propri valori e la propria morale. Egli crede che la Natura sia “vita”, e che la vita debba essere protetta e preservata ad ogni costo. Ma non crediate che quest’elfo sia uno sprovveduto, privo di polso o di volontà. All’occorrenza sa essere inflessibile e spietato contro chi minaccia la Natura, il bene, o forme di esistenza indifese.

In un mondo dove Luce e Tenebra lottano per l’annientamento dell’avversario, egli è la luce, l’ideale incorruttibile e distaccato che incessantemente argina la fame senza fine della Tenebra.


Di contro, sempre per scelta ecco l’Elfo tendente al negativo.
Questo tipo di Elfo rappresenta perfettamente l’isolazionismo della sua razza ma anche l’orgoglio e la nobiltà. Egli crede che le sue doti ed il suo potere gli siano state date per ergersi al si sopra di tutti gli altri che devono piegarsi alla perfezione, all’armonia, alla gloria che egli effigia. Per fare ciò non esiterà ad usare qualsiasi mezzo.

E’ un elfo che incarna l’aspetto delittuoso della Natura.
In una struttura dove la selezione naturale, dove la legge del più forte, dove il delitto è il pegno da pagare per l’esistenza, diviene la rappresentazione perfetta e terribile del lato oscuro della Natura.
Egli conosce il male in modi che nemmeno chi nel male ci è nato può comprendere, per questo motivo difficilmente scende a compromessi con razze negative, considerate da lui inferiori e unicamente come degli strumenti, più che dei complici, per assolvere i propri scopi. Tendenzialmente è fortemente opportunista, agendo unicamente in prospettiva di un tornaconto personale.

Ciò nonostante il suo comportamento resta imprevedibile, legato a doppio filo col grado di concupiscenza con la Tenebra.

Egli si considera superiore, perfino a quelli della sua stessa razza che abbracciano caratteri più morbidi, ritenendoli perdenti rinunciatari incapaci di comprendere la perfezione dell’oscurità e la missione di comando affidata al popolo degli Elfi.
In un mondo dove Luce e Tenebra lottano per l’annientamento dell’avversario, egli è tenebra, la perfezione dell’abisso, dell’oscurità dove tutto è nato e dove tutto tornerà a riposare.



[PURO] L`Elfo profondamente distaccato dalle altre razze tanto che a volte si distacca anche dai suoi simili pur mantenendo un buon rapporto. Egli non pone differenza fra ciò che è giusto o sbagliato, poiché il suo scopo è quello di preservare l`equilibrio della natura ogni volta che viene messo in pericolo. Accadrà che alcuni fratelli di razza giudichino le sue azioni volte ad aiutare il bene oppure volte ad aiutare il male, in realtà saranno solo azioni intese a ripristinare un equilibrio spezzato che egli considererà lungi dal poter essere giudicate. Questo tipo di Elfo preferirà evitare il giudizio dei suoi fratelli non tanto per timore quanto per non spezzare l`equilibrio dei rapporti, per cui le sue azioni tenderanno a non essere troppo evidenti, agendo in silenzio e non lasciando che i sentimenti lo coinvolgano troppo Cercherà sempre di valutare ciò che si trova alla sua destra e ciò che si trova alla sua sinistra. Se il mondo fosse una bilancia e sui piatti vi fossero tutte le razze conosciute e le loro azioni, questo tipo di Elfo non sarebbe presente. Egli sarebbe la mano che aggiunge indiscriminatamente i pesi sui piatti nel momento in cui occorre, affinché rimangano in equilibrio.


[BUONO] L`Elfo distaccato dalle altre razze che tuttavia quando osserva azioni che egli reputa malvagie svolgersi all`interno della propria comunità tende a sedarle con tutti i mezzi leciti a sua disposizione. Un elfo che all`interno della sua famiglia attenta alla vita di un altro elfo sarà condotto in giudizio e punito per il suo crimine se giudicato colpevole. Essi sono schivi, riservati, sospettosi ma una volta conquistata la loro amicizia si dimostrano sempre presenti nel momento del bisogno. Il modo di agire è volto al bene pur rimanendo isolazionista, tuttavia se questo tipo di Elfo osserva il male avanzare egli si sentirà in dovere di scendere in campo, non importa se prima o dopo, sarà lui a valutare il momento, ma soprattutto lo farà da solo al fianco dei suoi simili, solo dopo avendo riconosciuto il valore di altre razze combattere contro il medesimo nemico deciderà se varrà la pena discutere su cosa fare oppure decidere se stipulare un trattato. Se il mondo fosse una bilancia e sui piatti vi fossero tutte le razze conosciute e le loro azioni, questo tipo di Elfo sarebbe la mano che aggiunge i pesi(le sue azioni) a quel piatto che rappresenta il bene che contrasta il male.


[MALVAGIO] L`Elfo distaccato dalle altre razze ma anche dai suoi stessi simili, l`Elfo volto al male, una malvagità fine che non scende a compromessi con nessuno, nemmeno con chi nel male ci è nato. Questo tipo di Elfo, incarna perfettamente l`isolazionismo della sua razza, ma anche l`orgoglio e la nobiltà. Egli crede che le sue doti ed il suo potere gli siano state date per ergersi al di sopra di tutti, gli altri devono piegarsi alla perfezione, all`armonia, alla gloria che egli incarna, per fare ciò non esiterà ad usare qualsiasi mezzo. Vive in un ottica sua, in cui considera gli altri Elfi dei perdenti che non hanno saputo sfruttare le doti che la natura gli ha dato, troppo deboli per spiccare il volo, troppo stupidi per apprezzare la meravigliosa armonia che anche il male sa tessere. Di per se possiamo dire che si sente custode della trascendentale bellezza dell`oscurità, quella sottile, quella che muove gli stolti, quella che si trova dietro a tutto. Rimane lontano dalle razze negative considerandole inferiori, raro che scenda a patti con esse e quando accade cercherà quando potrà, di muovere il suo alleato per i propri scopi.
OFFLINE
Post: 62
Città: MILANO
Età: 34
Sesso: Maschile
09/04/2008 13:31

Anche a questo testo manca la scritta COPIATO DA EXTREMELOT...
e anche qui la citazione ai drow si poteva almeno cacciare...
OFFLINE
Post: 45
Città: TARANTO
Età: 31
Sesso: Maschile
13/04/2008 21:49

come già detto nell altra sez [SM=g9305] ione...E NON VOGLIO RIPETERE...thank u
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