Lezione di Magia
Partecipanti:
Naroku
Rika
Rinnegan
Roxal
SerZexion
Riassunto della giocata:
Roxal arriva all'isolotto dove incontra Naroku e Rika. Inizia dunque con loro un'interessante conversazione, dalal quale si evince che i due sono in grado di utilizzare la magia.
Così, i tre decidono che non sia una cattiva idea insegnare a Roxal l'uso di questa, ragion per cui Naroku risveglia nel custode lo spirito magico.
Roxal [Abitazioni | Sentiero] E lento, egli s'avvicina. Le mani nelle tasche, lo sguardo basso. I lineamente del neo diciottenne vengono leggermente illuminati dalla fioca luce lunare, mentre le verd'iridi scrutano ciò che la sua figura circonda. Le grandi scarpe che indossa, affondano nella soffice e fresca sabbia. Quest'oggi non è freddo. E ha deciso di vestirsi leggero. Una camicia nera. e poi dei pantoloni che terminano appena fin sotto il ginocchio. Alcune ciocche di acstani capelli, sbarazzini si divertono ad ostacolargli la vista. Poco gli importa. C'è abituato. Un sospiro. E' trsite? No. I sospiri non son sempre sinonimo di trsitezza. Piuttosto, si trova in una situazione di quiete. Il passo è lento e rilassato e la repirazione regolare. La mente viaggia invece in chissà quale altra direzione. Avventura. Che bella che è questa parola per lui. Ed egli così continua ad avanzare, verso l'isolotto, dove potra ammirare cioò che nasce dal bacio fra la notte ed il mare.
Naroku [Isolotto] [Il capo muove in un' annuizione.] Un demone non è cosa buona per noi mortali. Un demone è corrotto da ade e portato sulla vita terrena, è negatività. Malignità. [Scosta nuovamente lo sguardo su la Chierica suprema.] Se divenire demone è il mio scopo credi davvero che sarei sogno? La mia anima verrà ripudiata e corrotta da ogni bene. E finalmente tornare quel che un tempo ero. Senza sentimenti se cosi vuoi chiamarli. [Fissa il pugno di lei, ghigna beffardo.] Quanto ti preoccupi Rika. [Nulla, nuovamente il dolce silenzio carezza la demoniaca anima, la purifica con altra corruzione, ma infondo è questo che è. Un corrotto razionale che spende la propria emotività con poco curanza. Fissa la suprema essenza mortale dinanzi a sè. L' essenza che s' erge con lineamenti umani. Non vi sono rumori alcuni ora. Il mare continua a cullarsi contro le roccie, movimenti ritmico e poco statico in confronto al resto dell' isola. Poco gli importa di quel' che lo circonda, ora i demoni son' il suo interesse, gli immortali dall' ambigue fattezze, emanazioni della sofferenza stessa, di Ade. ]
Rika [Isolotto] Socchiude appena gli occhi, cercando di calmare quella preoccupazione. Proprio mentre la fissa. Rompe quel silenzio. < Ah.. ridicola come sempre. > sussurra appena, tono scocciato molto evidente.. Sbatte appena il pugno sulla sabbia, ma è un gesto che a poco serve. Prende l'arma in mano e con essa si solleva da terra. Tutti i granelli intorno a lei si disperdono nell'aria e tornano da dove son venuti. Molti altri rimangono attaccati alle vesti, compresi i capelli sono vittime di quella soffice sabbia. Ora lo sguardo dall'alto verso di lui. < Ridi Ridi Arthas. > Sbuffa appena. Ogni mossa che fa rompe quel silenzio che pace potrebbe darle. Solo le onde.. Quelle vuole. Quindi si avvicina di poco al mare. Lì dove l'acqua arriva a sfiorar la terra. < ..Ora smetterò di preoccuparmi..> la voce è abbastanza alta per farsi sentire. Sopiro profondo, mano destra su Miyu e rimane lì, con gli occhi chiusi ad assaporare quell'aria. Quella sensazione che solo il mare le dà.
Roxal [Ponte -> Isolotto] Un passo. E si ferma. Ha raggiunto il ponte che lega la spiaggia con l'isolotto. Si gaurda attorno. La luce lunare mette in evidenza le fattezze di due figure. «mmh?» assottiglia le iridi, per focalizzare al meglio i volti. Ma non ci riesce. Conitnua però imperterrito a fissarli, vuole capire chi sono. E non gli interessa cosa essi possano pensare di lui, qualora s'accorgessero che li sta scrutando attentamente. Pochi istanti poi...«uh?» ha capito. Ci sono "Arthas" e Rika. Sorride. E continua ad avanzare. E mentre s'avvicina pensa. Pensa che spesso li vede assieme. Che siano...? Non si sa dare una risposta. Ma forse neanche gli dovrebbe riguardare la questione. Ma adesso non c'è tempo d'indugiare su inutili quesiti. Qualunque cosa stavano facendo i due, l'ha ormai interrotta. L'irrompente Roxal «Buonaaaseraaa!» favella gioioso verso i due, mostrando loro un sorriso come pochi «Che ci fate qui al buio?» un ghigno malizioso «Rikuccia...??? Arthy....??» Certo Roxal. Che domande. Cosa credi che stiano facendo là? Ovviamente quello che ci stai a fare tu no? no?!?
Naroku [Isolotto] [Fissa Rika, forse l' ha fatta arrabbiare, bhè meglio godersi lo spettacolo.] Mmh.. Bhè cosa avresti intenzione di fare..? Ucc.. [Irrompe Roxal interrompendo anche la chicchierata. Lo fissa, lo scruta. Inarca il sinistro sopracciglio.] Arthy..? [Continua a fissarlo, non comprende quel' modo di fare abbastanza, alterato se cosi si può dar' aggettivo all' entrata del custode.] Non stiamo facendo nulla, và a prendere la chierica, s'è offesa. Tsk.. [Ritorna nuovamente con il capo verso l' adorato cielo.] Rika se devi ucciderti fallo silenziosamente almeno.. [Ama farla arrabbiare, oh come lo ama. Trattiene sorriso, rilassato appare, anche le spalle si riescono a rilassare. Respiri lenti i suoi. Uno sbadiglio scappa al ragazzo che con indifferenza ritorna sulle sue, come sempre ha fatto. Neanche calcola Rika, o almeno questo quel' che finge. La gamba flettuta cotninua a reggere il corpo pronta a stendersi in caso di eretta posizione e liberarsi da quella sdraiata e scomposta. Le labbra si serrano, con movimento lento si serrano .]
Rika [Isolotto] Immersa in quel mare.. Mare proprio di pensieri. Le onde la cullan o appena, ma la voc e di Roxal la fa girare di scatto quasi. Gli occhi si spalanacano appena.. < Oh Rox!..> la voce quasi sorpresa. Poi ripensa all'ultima volta che l'ha incontrato.. Lo sguardo si rabbuia.<.. l'omino dei fantasmi.. > di pessimo umore adesso. Pensare pure a lui le fa salire i nervi. Senza farsi vedere, visto che dà le spalle ai due ora, fa certe smorfie.. Che se la vedesse Naroku, direbbe che sta male. E che sicuramente esagera. Stringe appena il manico di Miyu. La sorregge solo lei in quel momento. Le parole di Naroku son tremendamente..cattive. < Uccidermi davanti a te? Per darti divertimento? scordatelo.. > oh-oh. Socchiude gli occhi dopo quella risposta. E silenzio. Fa silenzio. Cerca di calmarsi appena. Si ci vuole ..Meditazione. Medita Chierica su.
Roxal [Isolotto] Ammica appena il capo «S'è arrabiata?» dice confuso. Ed ecco che le labbia si schiusono ancora una volta «E perc...» s'azzittisce. E' meglio lasciar stare. E' fermamente convinto che ci siano cosa che sia giusto non venire mai a sapere. Guarda dunque di sott'ecchi Naroku, per poi lanciare un'occhiata su Rika. Si certo. i fantasmi. «Che hai paura?» chiede, l'ingenuo, che ora s'avvicina alla femminil figura «Ma gaurda che te l'ho detto l'altra volta. Non sono cattivi.» le dice «Non tutti, almeno» aggiunge infine per poi sorriderle. Ottima presentazione per chi non ti conosce Roxal. Spettatori, questo è il Custode. E' lui. Che ha nelle mani l'Equilibrio. Siete nei guai? Lo siete sempre stati.
Rinnegan [isolotto] quella sera, rinnegan si dirige con passo lento e deciso sull'isolotto.
indossa una maglia completamente nera, pantaloni blu e scarpe rosse in rifiniture nere e, con capo chino e con la mente immersa in pensieri confusi, arriva a una palma vicino al bordo dell'isolotto. senza accorgersi delle presenze sull'isolotto, si siede per terra con la schiena rivolta verso il tronco e con lo sguardo fisso sulle onde, che si infrangono sulla riva con fare ipnotico, e sul cielo punteggiato da una miriade di stelle e illuminato dalla luna. molti suoi pensieri riguardano la prova per invocare la magia assopita dentro di lui: molti tentativi hanno accennato qualche miglioramento ma lui sa in cuor suo che è rimasto ancora al punto di partenza ma, non volendosi perdere quella sera colma di serenità e bellezza, decide di lasciare per un po’ la magia e di concentrarsi di più su se stesso
Naroku [Isolotto] [Sente Rika, continua a trattenersi.] Mi sembrava troppo bello.. Mhà.. [Lo sguardo scarlatto si bagna di quel cielo, lo fissa con ammirazione e superiorità. Troppo piccolo, cos'è lui in confronto a questa bellezza? Un' insetto , un ' ennesimo insetto spettatore. Sente di sfuggita Roxal.] Fantasmi? Spettri senza corpo. Tutti morti disperati. [Sentenzia, ignaro della presenza di Rinnegan permane in quel subdolo silenzio. Ambiguo, pensava veramente di poter' far' arrabbiare Rika, eppure solo in parte è riuscito. Continua il lungo silenzio, immortale, esanime appare il ragazzo nel volto, eppure quel vuoto rappresenta una pausa di riflessione, lunga e perpetua nell' avvenir' nei meandri della mente del supremo.]
Rika [Isolotto] ascolta le parole di Roxal Fa una smorfia appena. < I fantasmi mi danno fastidio.. Si stanno là.. a fluttuare. E magari diventano anche trasparenti. E ti anno gli scherzi.. > ma è seria si. Si volta appena. Adesso più tranquilla. < Hai visto che uno è apparso.. anche se adesso è quello che mi preoccupa di meno. > il tono cambia appena. L'arma passa a dstra, seguendo appunto la mano che l'afferra. Con il mano bianco e il lungo bastone, sembra proprio ciò che è. L'avrà fatto di proposito. Il mantello nero non è adatto a li. lo sguardo si sposta su Naroku. Lo fulmina. < beh.. comunque. Sono tranquilla ora, non vi affannate per me. > i suoi pensieri le vietano di sentir la presenza di Rinnegan. Ed è un suo novizio.. stasera proprio non è in se. < Perciò Roxal.. e' un po' che non ti si vede. > lo sguardo torna appena sul Custode.
Roxal [Isolotto] Alza lo sgaurdo. E' apparso un fantasma e lui se l'è perso??? Accidenti. Sbuffa. poi ricorda. Ricorda d'essere pssato per le bacheche. E di aver leto qualcosa in proposito. Pensava però fosse solo uno scherzo. «Uffy...ci sarei voluto stare anche io..!!» sbuffa ancora, poi alza lo sgaurdo verso Rika «Eh già...Ho avuto degli impegni di...i insomma....tu sai» si riferisce la fatto di essere custode. ANcora è restio, aparlarne. Dopo quell'orda di fan scatenati e di attentati di poco tempo fa. Poi quarda Naroku «Ehi Arthas...che hai' Sei pensieroso» già è così aperto con lui. Strano. Solitamente non lo fa. Bè. Si vede perchè lui è un tipo chiuso. E allora, per indole, deve riequilibrare il tutto. Essere il suo opposto. per forza. Per forza.
Rinnegan rimane in silenzio a fissare la volta celeste ma, alquano stanco, decide di sdraiarsi per terra con le mani dietro la nuca e pensa a una persona che non si fa vedere sull'isola da molto e che le manca tanto; chiudendo gli occhi, come per concentrarsi, ascolta i rumori che gli stanno intorno tra cui la discussione tra la sua suprema e i due Custodi e pensa "è la serata adatta per fissare le stelle, ma da soli è una grande tristezza e pena. vabbè, aspetterò" e poi riapre gli occi per fissare la luna nel cielo
Naroku [Isolotto] [Sbadiglia nuovamente il sicario.] Rika, chi si preoccupa. Vai tranquilla. [Sia ironico? Bhè è probabile, almeno in un piccolo contesto può permettersi sarcasmo minimo. ] Fantasmi che shcerzano? Certo come se uno spirito morto che è rinnegato sulla terra pensa a te no? E magari si mettono a pianificar' come creare scherzi. [Scuote visibilmente il capo. Poi a Roxal. ] E' un' eternità che son' cosi Custode. [Cosi lo nomina, sà bene chi è lui come ben' sa che ruolo ricopre. ] Ma credo sia normale. [Fissa le lontane vie dell' isolotto, i piccoli terricci che si incrociano formando un' uscio. Scorge solo ora il chierico alle prese con l' aspirantato.] Rinnegan? [Ed eccola che parte, un gran' ghigno, rumoroso. Nasconde una risata vera e propria quasi venisse di istinto. Riesce a vederlo soprattutto per l' avvicinamento e le movenze che involontariamente crean' rumore.] Và.. Rika... Guarda chi c'è. [Continua il ghigno. Malefico e beffardo come sempre. Si, questo quel' che vuole, farsi beffe di un novizio altrui, seppur' in minima parte vada contro il suo stesso credo. Ma in certe situazioni , anche ad un mago nero scappano dei ghigni.]
Rika [Isolotto] Fa una smorfia verso Roxal. Poveraccio. < tempi duri quelli per te.. > sospira appena. < meno male che ora son tutti presi da questi esseri che spuntano.. Son preoccupanti. aumentano a vista d'occhio. > il tono qusi serio. Lo sguardo và su Naroku. Rimane quas stupita da quella ironia, mischiata a cattivberia. < se non lo conoscessi almeno un po', penserei che l'abbiano rapito e sostituito.. > Quasi sussurrato ciò che dice. < .E' sempre così.. Tranne quando ha qualcosa da dire. O spiegare.. > lo sguardo si alterna sui due, fin quando non si sposta verso Rinnegan, come suggerisce il ghignoso Arthas. < Oh.. ma guarda. Si rilassa.. > quasi scontenta. < dovrebbe esercitarsi.. Qua tutti mi chiedono cure. Da sola non ce la farò per molto. Diventiamo sempre di più. E Aerith è sparita.. > preoccupazioni su preoccupazioni. Lo sguardo appena basso. < Lascialo stare Arthas.. Dai. > conclude così. Un invito alla quiete.
Roxal [Isolotto] Alza ora un sopracciglio in direzione di naroku. Bullismo? Si augura vivamente di no. Nella sua vecchia vita lui....vabè. lasciamo perdere. Ora si volta verso Rika «Te, non stai messa meglio a quanto pare...» ghigna scherzosamente, per poi favellare «Approposito..!!» Dice con fare più interessato «Te sai usare la magia...giusto??» gli occhi s'illuminano, ha sempre sognato fare qualcosa di magico. Più di quanto già non lo sia, ovvio. La man dritta va ora a scostare i ciuffi che si mettono fra il suo sgaurdo e quello di Rika. Lo deve sapere. E lo deve sapere adesso.
Rinnegan [isolotto] quel momento di relax gli è servito per poter concentrarsi e fare un punto della sua vita, ma è giunta il momento di andare. così si alza e, una volta pulitosi dalla sabbia, prende il suo skate che porta sempre con se e con un abile movimento sale sopra a tutta velocità si dirige verso casa; ma prima di scomparire nell'oscurità della notte sembra fare un cenno di saluto ai tre e alla fine sparisce lasciandosi dietro di se il rumore dello skate che corre sulla sabbia
Naroku [Isolotto] [Si trattiene ancora una volta da altro sarcasmo, sente entrambi, sia Roxal che Rika.] Ah.. incredibile, un chierico. [Trattiene altro. Lentamente gli arti inferiori stende e il palmo dei piedi impatta sul terriccio candido. Eretta torna la posizione.] Qualcono parla di magia? [Freddo ritorna, composto. Cerca quella tanto amata compostezza. Avanza, lento avanza non curandosi più dell' oscuro cielo. Le scarlatte non hann' la loro meritata pace scostandosi fra i due, in alternanza angosciante, ma con quel tocco di severità che in un Giovine è bizzarra. La sabbia non sembra volersi staccare dalle vesti del sicario, il dorso delle mani completamente ignudo ora di quei granelli candidi dato che comunque rimane epidermide, difficile rimaner' attaccati a certi tipi di .. cose. Nota Rinnegan andarsene, ma non più di tanto lo cura d' attenzione. In attesa, avida attesa come sempre.]
Rika [Isolotto] Parole di Roxal così vere da farla sbuffare a ppena. Di nuovo. Ritta sulle sue gambe saluta appena Rinnegan, quando lo sguardo si sposta su Roxal. < oh si.. ma dipende ch magia t'interessa Rox.. > piccola pausa che si sposta su Naroku. La frecciatina che fa come sempre. Si volta di nuovo verso il custode. < La mia magia è bianca. Curativa per farla breve.. > pausa, per cambiare soggetto. < Per altra magia invece devi chiedere al Logorroico Arthas. > lo sguardo rimane sul Custode, senza dar peso alla sua sfacciata ironia. Rimane al silenzio che le conviene, dato che ora quello a parlare deve essere Roxal. a dire chi dei due intresserà la sua mente e la sua curiosità. La mano destra sempre sul manico dell'arma. Il suo sostegno.
Roxal [Isolotto] Apre le labbia in un espressione di stupore. «Magia...» ripete appena «Ma-ma...voi potete insegnarmi qualche trucchetto??» balbeta. Non ci crede. Conosce due persone magiche. «Vi preeeeego..qualsiasi cosa va bene!» quanto sei petulante Roxal. Davvero. Ora lo sguardo angelico saltella dalla figura di Rika a quella di naroku. E ancora. E ancora. E intanto il pensiero fugge. Chissà cosa potrebbe farli convincere ad insegnargli qualcosa. Chissà.
SerZexion [isolotto.] Seduto sulla spiaggia decide di riposarsi.Le sue iridi ghiaccee squadrano il paesaggio. Le onde infrangeersi l'una contro l'altra. Il leggero venticello che smuove di poco la sabbia che gli sta intorno. i gabbiani che volano sopra la sua testa. Sente una voce familiare;una voce molto odiata da lui. Si volta verso l'isolotto. si alza di scatto e si mette a correre. [doveva essere la sua voce- pensa. si riferiva alla voce di naroku, l'uomo che gli castò un fire sulla pancia.-si doveva essere proprio la sua voce. Che fortuna!" arriva alla porta che conduce verso il ponte che servee per arrivare nell'isolotto. fa tutte le scal di corsa. poi, aperta la porta che dava sul ponte decide di fermarsi. se si fosse messo a correre si sarebbe fatto subito notare. non era questo il suo piano. le gambe incominciano a muoversi muovendo con loro anche i pantaloni neri nn tanto stretti. le mani oscillano avanti e in dietro sfiorando , se ben di poco, il maglione a coste nero. arriva al ponte.
Naroku [Isolotto] [Incurante di quel' che la chierica pensa e dice, borbotta appena avvicinando il capo all' orecchio destro di questa , difficile usir' sussurri vari, il tutto dura poco, neanche un' istante. Lo sguardo quindi al Custode dona totalmente, lo nota gioire, lo nota saltellare.] Non devi domandarlo a me, ma a te stesso Custode, io posso trasmetterla ma sarai in grado di capirla? Niente saltelli e serietà. [Freddo, serio, ma infondo a quell' allegria un mezzo sorriso non riesce a trattenere, appena un sorriso all' angolo della bocca si increspa. Allontanandosi di poco dalla chierica suprema , le mani comincian' a sollevarsi dai fianchi si incrocian' l' una contro l' altra sotto l' esile petto del ragazzaccio . ]
Rika [Isolotto] Ascolta le parole di Roxal. sorride nel vederlo così. Ma proprio mentre parla si avvicina il Sicario a lei. Parole che le arrivano chiare certo. Dapprima rimane stupita. Sua abitudine ovviamente.. Poi si volta appena. Abbassa il capo, con un gesto di assenso. Sorride appena, era quello che voleva e lo ha ottenuto. Così può tornare su Roxal più tranquilla. Naroku la anticipa. Anche sugli argomenti. < ha ragione.. Devi saperlo tu Roxal. Anche se.. entrambe le magie possono essere impararate.. Ma devi avere forza. Una forze che devo essere sincera.. son sicura che l'hai.. > accenna appena delle convinzioni. < Ora sta a te. Dì pure..> si volta appena verso Naroku. < e se lo fai ridere di nuovo ti insegno anche due magie in più. > ...abbassa gli occhi, con aria saccente quanto scherzosa. Ok. Roxal è contaggioso, tremendamente.
Roxal [Isolotto] Quant'è contento. Troppo. Ma adesso deve essere serio. Se ben ha compreso. Sta per diventare un allievo. Ed un allievo non si comporta così. Fa un grande respiro, poi,, poi lascia andare l'aria trattenuta nei polmoni e l'espressione diviene seria. Osserva Naroku «Massima serietà!» un sorriso. Non ce la fa. E' troppo contento. Poi, si volta verso Rika «la stessa cosa vale con te, ovviamente» Non sarà un problema. Lui, è un tipo determianto. Anzi, determinatissimo. Però, sa che, almeno con Rika, la serietà non raggiungerà alti livelli. Già immagina le risate «Ditemi voi cosa devo fare» dice l'ignaro Roxal. Ignaro del fatto che debba pagare. Non è un problema, per lui. Ma non ne è assolutamente a conoscenza. Piuttosto, adesso lo vede come un piacere.
SerZexion [isolotto.] camminata lenta la sua. il piede destro precede quello sinistro e viceversa. cammminado squadra la situazione.[mm-pensa. unao sguardo vigile bnoa tre figure. le mani si stringono formando un pugno che, essendo tanto stretto sembra quasi un blocco di cemento.-due dei presenti li conosco.. l'altro invece no. forse sarebe meglio mnon fare mosse azzardate. procederò con cautela e farò il simpatico. diciamo che farò finta di sembrare un ingenuo. ] pensato ciò il suo passo aumenta di velocità diventando una leggera corsa. creato un sorriso per ingannare i presenti e sollevato un braccio fa un breve inchino salutando i presenti con quanta felicità e allegria poteva emanare.
Naroku [Isolotto] [Nota il cenno di assenso di Rika, serenità l' avvolge.] La magia nera è parte di ogni cosa come la bianca, sono unite. La magia non è cosa definita e deriva dal petto e o la tua essenza. Se forte di neutralità avrai la possibilità di imparare tutti i tipi di magia, in altri casi se la tua indole è nera o bianca avrai predisposizione per un tipo di magia e trascurerai le altre. Innanzitutto devi concentrarti. [Guarda appena Rika.] Alza il misticismo dopo di me. [Fissa nuovamente e solamente Roxal.] Non so il motivo per cui vuoi imparare magia, ma ricorda, la magia non deve essere usata in modo meschino. O ti si torcerà contro. Ed ora chiudi gli occhi , in molti direbberò svuota tutto , la tua mente, il tuo passato e concentrati sulle tue sofferenze, morti, tragedie. Punta su quelle. [Chiude anche il sicario occhi. Nulla, l' incrocio viene rotto di colpo. La manca mano si porta in avanti.] Segui questi gesti. Cerca dentro di te.. [Il sicario stenta ad aumentar' aura mistica. Non per ora almeno. Emula la concentrazione cercando di ingannar' il custode.] Appena hai trovato quest' essenza statenala, l' elemento a te preferito si manifesterà da solo e lavoreremò su quello. [Null 'altro.]
Rika osserva silenziosa il fare dei due. Affascinata è nello sguardo agli insegnamenti di naroku verso il giovane custode, desideroso di conoscenza. Ma ecco che la vista s'annebbia. Cosa accade? I lunghi capelli ondeggiano appena ad un cedimento delle gambe. Si riprende. Cosa le sta prendendo? Scuote la testa, poi profera ° ragazzi, scusatemi...mi sento stanca..è meglio che vada° dice appena °Per le lezioni ci metteremo d'accordo poi..voi continuate pure° un sorriso. Sforzato, forse. Poi s'incammina, un sorriso a Naroku. Non lo vuole preoccupare. Sempre ammesso che egli sia capace di preoccuparsi. A passi svelti s'incammina dunque verso le abitazioni. Ancora incredula a ciò che le è accaduto poc'anzi. Un calo di pressione forse? E mentre s'allontana, lo sgaurdo incrocia quello d'un nuovo giunto. Un sorriso anche verso d'egli. per poi svanire fra le ombre. [AZIONE FATTA DAL FATO PER ASSENZA GIUSTIFICATA DI RIKA]
Roxal [Isolotto] Cosa sta dicendo? Non lo sa. Ma si lascia guidare. Socchiude gli occhi. E si concentra. La prima cosa che gli viene in mente. E' il suo keyblade. Poi, però. Ci ripensa. Ricordi aspri deve cercare fra le sue memorie. E allora va indietro. A quando ancora non era nessuno. Ed era tutto. Quando ancora l'isola non era una casa. E a quattro apreti attribuiva questo significato. E viaggia ancora, indietro, fino a...«Mmh?» Si desta. Le iridi si spalancano. Rika saluta. Il tempo di focalizzare che ella è lontana. Ed un nuovo figuro giunge. Lo osserva negli occhi mentre egli favella. Nasconde qualcosa. [EMPATIA] Cosa? Non è un indovino. osserva ora Naroku. Attende ch'egli gli dia disposizione. Se sia il caso di proseguire, o meno.
SerZexion [isolotto.] fermo sul posto. i capelli zaffiro si smuovono a destra. le iridi fissano quelle dell'unico presente che l aveva notato.[perchè ..-pens. un quel ragazzo lo aveva fissato nelle chiaccee iridi aveva avvertito un senso di vuoto susseguito da una certa nostalgia di casa.] poi, deciso a presentarsi a quel ragazzo che gli asppariva simpatico allunga la mano e facendo un sorriso esclama: "piacere, il mio nome è Zexion.. sarei felice di sapere il tuo. " attende il dire del ragazzo che nel mentre si era voltato guardando Naroku.
Naroku [Isolotto] [Annuisce di poco a Roxal. Anche se , un ' evidente sguardo dona a Rika.] Cos'hai chierica..? [Dimanda a bassa voce udibile appena a Roxal. Nuovamente su di lui.] Continua a focalizzare, concentrandoti sulle tue sofferenze, riesci a sentire un ' qualcosa che richiede la tua essenza? Un qualcosa che da dentro ti prende? Cerca dentro di te, non v'è fretta. [Calma vuole infondere, infondo è la prima volta e non è certo un supremo come Rika. Silenzio ora è il sicario a far' silenzio. La concentrazione MISTICA sale lentamente, arcanaa aura donata solo ai portatori di magia. CONCENTRAZIONE che dovrebbe comunque investire Roxal aiutandolo almeno in parte all' iniziazione , se non succederà nulla neanche con l' ausilio dell' aura non può imparare, se qualcosa accadrà la situazione si capovolgerà. Attende. Le labbia si serrano , focalizza la figura di Roxal .]
Roxal [Isolotto] Il maestro lo incita a continuare. Non può rivolger verbo verso lo sconosciuto che ora si presenta, che dal suo canto dovrebbe ben comprendere la sua situazione. Così, lascia che il pensiero abbandoni nuovamente quel luogo. Il respiro si fa lento e rilassato, cosa che lo dovrebbe aiutare a materializzare al meglio le immagini della sua mente. Ed ecco che cerca di concentrarsi [mente 18]. Silenzio. Quiete. Poi, le prima immagini. Il sole. Lui è un bambino. Sulle spalle ha la cartella di scuola. E' solo. E si trova su un piccolo prato. Quanto appaion lontani quei ricordi, adesso. Osserva gli altri bambini. Giocano. Ma lui, lui no. Sta lì, ad osservarli. Silenzioso. E timido. E' lì, eppur non sente alcun rumore. S'alza, e s'allontana. Buio. Poi, un'altra immagine. Questa volta è a scuola. Fuori, con precisione. Lui cammina. E tre ragazzi si portano al fianco suo. Uno lo spinge. E la cartella sulle spalle sbatte contro un muro. Li guarda. Il piccolo Roxal proferisce qualcosa. Ma la voce non c'è. Le labbia si muovono per andar a proferire sorde parole. I tre urlano. Uno di questi, assomiglia incredibilmente a lui. Deve essere il suo gemello. Se n'era quasi dimenticato, ormai. E i tre lo attaccano. E lui si ribella. Come vada a finire però, rimane un mistero. Perchè? Buio. Roxal stringe i pugni. Il respiro si fa nuovamente irregolare. M asembra intenzionato a voler mantenere la calma. Deve.
SerZexion [isolotto.] capito che doveva rimanere in religioso silenzio, decide di trovarsi un punto ove potersi sedere. si gira e squadra bene la zona. non poco lontano vede un piccolo pezzo di tronco e decide di sedervici. dopo essersi seduto, alzana gli occhi verso i due. gli tornano in mente brevi attimi della sua vita passata. breve è l'attimo in cui il suo maestro gli appare in mente. molto breve ma non tanto da fargli cadere un unica lacrima sul jeans nero per la nostalgia di un uomo saggio quanto potente. si china e con una mano si copre il viso.
Naroku [Isolotto] [Nota comunque la concentrazione in Roxal, abbastanza grande per essere di spirito abbastanza neutrale. Fessurizza le palpebre al vedere i pugni stretti, oramai sembra essere arrivato all' apice delle sue forze.] Ora verrà tutto automatico. Risveglia la nera forza. [La concentrazione il supremo ritira, troppe le parole che ha sentenziato. Fissa Roxal, indietreggia di poco per non rischiare di essere travolto o ferito dal pre incanto, nel caso dovesse avvenire. Non può capire quel' che in mente ha, ma sa bene che le sofferenze ci sono. In silenzio, glaciale fissa Serzexion , un 'occhiata che lo fulmina. Una lieve smorfia, impercettibile. Null' altro dona alle sue lacrime, si scosta nuovamente sul Custode preso in considerazione.]
Roxal Basta. Roxal. Non farti più del male. Naroku s'è scanzato. Che sia sufficente? Si. Ma no. Tu continui. Preso dai tuoi amari pensieri. Dai tuoi amari sentimenti. Il braccio trema. E il custode percepisce una sensazione strana dentro di sè. Una sensazione paragonabile a quando evoca il Keyblade. Apre gli occhi. e con l'apertura di questi, la terra dovrebbe tremare. O almeno, questo è ciò che percepisce. [ABILITA': terra - 1] Che ci sia riuscito? Di già? Non ci crede. Poi si guarda attorno. La terra trema davvero. Il suolo s'increspa. Oppure sogna? Oppure è solo una sua illusione? E' stanco. Osserva Naroku. Una goccia di sudore scende dalal tempia al mento. Deglutisce. E attende.
SerZexion [isolotto.] la terra trema. il gomito, dapprima appoggiato sulla gamba accavallata, scivola facendo incontrare violentemente la mano di lui con il suo baso. cade a terra. "ahi ahia ahi!" versi di dolore ironici. si era fatto poco male ma era uno che aveva una soglia del dolore minima. " cosa è stato!? perchè la terra ha tremato!?" urla. spaventato. dalle sue parti la terra tremava solo quando il vulcano du Hum doveva eruttare. preoccupato ma con viso sincero si riavvicina a chiedere spiegazioni.
Roxal si gaurda attorno sbalordito. Senza esserne intenzionato, è riuscito a lanciare uno Snake. Naroku, dal canto suo, lo osserva stupito. Qualche sitante d'esitazione per poi favellare verso di lui °Vieni, ragazzo, t'insegnerò qualcosìaltro circa la magia nera..questo non è il luogo adatto° conclude, epr poi far cenno a lui di seguirlo, prendendo ad allontanarsi. E Roxal, lo segue, ancora sbalodito, lanciando un occhiata a SerZexion °Il mio nome è Roxal...paicere!° fa verso di lui prima di svanire [MESSAGGIO MASTER MOTIVATO: I DUE PLAYER DEVONO STACCARE]
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[ E ringrazio, chi ha disegnato questa vita mia, perchè mi ha fatto battere nel petto il cuore di un Equilibrista ]
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