00 03/11/2007 23:43
Questo PNG non possiede una scheda in gioco, poichè si trova nel corpo del Pg Shuda, che provvederà a comandarlo

Nome:
Lhai

BackGround:

Freddo. Piacere.

E' la notte di natale. Ed io sono un umano. Un felice umano. Di fuori, nevica. Quei piccoli e perfetti cosi bianchi, scendono lenti dal cielo e si posano sul terreno. La mia famiglia mi chiama. Felicità. Tanti regali. Tanto candore. Prima di oggi, le cose con loro non sono andate molto bene. Un adolescente come gli altri, niente da dire. Nessuna parola da sprecare. Spesso, però, la mia famiglia, ai miei occhi, sembrava avercela con me. Mi litigavano, mi dicevano che alcuni miei comportamenti erano sbagliati.

Perchè? Perchè?

Freddo. Piacere.

E lì, iniziano i miei giorni di solitudine. Chiuso nel torpore del mio animo che, pian piano, diventava sempre più freddo. Verso gli altri. Eh si. Pian piano, diventavo sempre più egoista. E sempre più narcisista. Poi, un giorno, accadde qualcosa.
Stavo tornando a casa dalla scuola. Non mi è mai paiciuto andarci. Tutte quelle persone.
Accanto a me, una persona. Molti lo definirebbero "compagno". Forse di classe. Oppure non saprei.
Fatto sta che tornavo da casa. Io abito in campagna. E lui accanto a me. La strada dovevamo farla assieme.

Noioso.

Passo, dopo passo, raggiugemmo il nostro piccolo e verde quartiere. Ma qualcosa accadde. Era inverno. E il freddo, rendeva scivoloso il terreno. Ed in quel momento, accadde. Il mio "compagno" scivolò, e la caduta lo portò in un burrone.

La sua borsa si impigliò in un ramo.

Fortunato? Bè, ditemelo voi.

Io mi avvicinai a lui. Mi hanno insegnato che, se una persona sta in pericolo, la si deve aiutare. Ma in quel momento, mi fu tutto chiaro.

Perchè avrei DOVUTO?
Non c'avrei ricavato nulla. Anzi, con la sua morte, non avrei avuto quel noioso "compagno" accanto a me, nel ritornare a casa.

Lo osservai. Poi, in silenzio, mi allontai. Le sue urla riecchieggiano ancora nella mia mente.

Freddo. Piacere.

Ed ora, sono qui, a festeggiare il natale. Come se nulla fosse mai accaduto. Lo sto festeggiando come un bambino normale. Senza problemi familiari. Senza il mio egoismo. Senza il mio narcisismo. Lhai. E basta.

Ma ecco che, la mia risata di gioia, vien interrotta dalla sirena del villaggio.

Pericolo.

Tutti usciamo di fretta e furia da casa. Il tempo di vedere cosa stia accadendo. Poi, il nulla.
Le montagne, sono franate. Ed una valanga sta portando via con sè le case dei nostri vicini.

Io rido e la valanga viene. Non vale.

Mamma abbraccia mio padre. Io abbraccio la mia vita.

Tre. Due. Uno. Addio.

No. Aspetta. Cosa succede? Il freddo. E' un piacere. Io non sono morto. Il mio aspetto, è mutato. Ora sono bello. Molto di più di quanto non abbia mai desiderato. E la neve, il ghiaccio. Il freddo. Mi tengono compagnia. Ora e per sempre.

Quel giorno è nato il demone del ghiaccio. E' nato Lhai.

Caratteristiche:
Dopo la sua trasformazione in Demone del ghiaccio, Lhai ha conservato i suo caratteri umani. E' egoista, pensa solo a sè stesso e si ama. Alla follia. Ha però bisogno di un corpo, per potersi muovere nel mondo materiale. Ed è per questo che ha la facoltà di scegliere un corpo e fare in modo che questo entri [in parte] sotto il suo controllo. In caso di morte del corpo, Lhai torna allo stato immateriale e non ha altro da fare, che cercare un nuovo contenitore.

Immagine:
[Modificato da Roxal 12/12/2007 13:20]


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[ E ringrazio, chi ha disegnato questa vita mia, perchè mi ha fatto battere nel petto il cuore di un Equilibrista ]
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