Sogno per l'oggetto da evocazione
[???]Rykyoku: Si risvegliò dopo essersi addormentato alla luce della luna su una palma dell’isolotto ma subito capì che era successo qualcosa: si trovava in un immenso palazzo di marmo lungo almeno un centinaio di metri, con delle finestre con sopra dei mosaici di antiche creature che combattevano tra di loro.
Si alzò dal pavimento che al tatto risultava freddo e si avviò verso un piccolo tavolino di legno posto al centro della stanza, con sopra un piccolo diario (almeno a vedersi da lontano sembrava ciò) con sopra incisa una “R” con fili d’oro.
<Cosa sarà mai??> e così dicendo lo prese e lo aprì: dentro al diario c’era una foto di lui con la sua famiglia e, sfiorando con leggerezza l’immagine della cara madre pensò fra sé e sé <<Mamma… Perché… Sarebbe dovuto toccare a me e non a te quel tremendo destino…>>.
Finito di pensare ciò la terra tremò e alla sua destra apparve un porta con sopra scolpito un angelo, ma non un angelo normale, aveva un’ala da angelo ed un’altra da demone…
Pur essendo sbalordito della bellezza della porta la varcò.
[Salone==>???]Rykyoku: Si ritrovò in un’immensa sala circolare sempre con dei mosaici, ma questa volta su questi vi erano raffigurati da una parte il bene e da una parte il male con i rispettivi simboli: ossia con un angelo ed un demone. Una voce femminile echeggiò nella testa di Rykyoku <Ora sta a te scegliere, figlio mio…> e si aprirono due spiragli di luce dal soffitto che illuminavano due piedistalli con sopra delle spade.
Si avvicinò al piedistallo dalla parte del disegno del demone e la voce femminile riecheggiò di nuovo nella sua testa <Questa, Ryky, è la spada del demone Ukarida, che un tempo padroneggiava su questo mondo… il suo potere è immenso, ma per averlo devi pagare un prezzo che pochi sono riusciti a farlo… la tua anima…>, poi, scosso dall’aver sentito di nuovo la voce della madre dopo tanto tempo si avvicinò all’altro piedistallo, quello dalla parte del disegno con l’angelo e la voce non tardò a farsi risentire <Questa, invece, è la satana che sconfisse il demone Ukarida… per averla non dovrai pagare nulla, ma sarai legato ad essa per sempre, e vivrai come un angelo fra gli umani…>.
La scelta , per Rykyoku, era come scegliere tra il bene ed il male, pensò un po’ e poi prese la sua decisione… Afferrò la katana. <Buona scelta, figlio mio… da ora in poi tu sarai il possessore dell’ “Angel Katana”… Sono fiera della tua scelta…> allora Rykyoku gridò < Ma perché questa scelta?? E perché proprio adesso??>. Ma nessuno rispose.
Poco dopo si sentì un forte rombo ed apparve un’altra porta, dalla parte del disegno con il demone, e sembrava fosse chiamare Rykyoku. <Vai, figlio mio, passa la porta che darà una svolta decisiva alla tua vita…>
Rykyoku, confuso ed un po’ curioso, varcò la porta con il demone sopra…
[Stanza del Destino==>???]Rykyoku: Appena entrato nella stanza, sentì un brivido corrergli su per la schiena: il demone Ukarida, alto quasi due metri e mezzo con delle ali nere pece e due corna nere come le ali, era davanti a lui, con la spada che aveva visto prima <E così> disse Ukarida <Hai rinunciato all’onnipotente potere delle tenebre per quello degli angeli eh?> e poi rise con disprezzo guardando Rykyoku. <Onnipotente dici??> rispose Rykyoku guardando gli occhi di Ukarida, di un giallo acceso ed iniettati di sangue, e continuò <Mettere in gioco la mia anima solo per il potere?? Ma stai scherzando??> (Nota: il tono di Rykyoku è così sfrontato solo perché crede di essere in un sogno) il tono informale che Rykyoku usò scatenò la furia del demone <Come osi?!? Tu, comune mortale, indegno addirittura di guardarmi e che hai addirittura rifiutato i miei poteri!! Come osi parlarmi in quel modo?!?> e così dicendo si lanciò verso Rykyoku, che schivò l’attacco per miracolo. Rykyoku sentì allora la voce di prima <Ryky, combatti… Combatti e sconfiggi questo demone coma ha fatto il tuo antenato prima di te… Puoi farcela…>.
La voce che sentì diede a Rykyoku la forza di regire e si scagliò contro il demone sfoderando l’Angel Katana da poco presa: balzò alle spalle del demone con una velocità che sbalordì anche se stesso e lo colpì fra le ali. Il demone urlò e gli restituì il colpo, colpendolo al braccio sinistro, che venne ferito gravemente, ed anche Rykyoku gridò. Allora gli fu istintivo mirare al collo, che venne reciso facendo cadere la testa in un lago di sangue.
Rykyoku, ferito e scoccato, fuggì dalla porta dalla quale era entrato.
[Arena del Demone==>Salone] Rykyoku: corse nel centro della stanza a cadde a terra, vide una donne che gli si avvicinò e gli disse <Ottimo lavoro, Ryky…> e vedendo il volto della madre che scompariva lentamente davanti a lui, gli parse di sentire scivolargli sul volto una lacrima… <Mamma…> e poi svenne.
[Isolotto] Rykyoku: si svegliò di colpo e vide la luna brillare alta nel cielo, era sudato e sentiva un dolore atroce al braccio sinistro, allora capì che non si trattava di un sogno ma era realtà.
<Ma la spada??> pensò subito ma poi ricordò il volto della madre e scoppiò in lacrime.
La voce tornò per l’ultima volta e gli disse <Ora tu sei un angelo, Ryky, ma solo tu lo sai… Non mostrare mai il tuo vero potere al massimo se non in caso di vita o di morte… Ti ho sempre voluto bene, Ryky…> <Anche io mamma…> disse Rykyoku che, sentendosi un peso sul suo fianco sinistro, vide l’Angel Katana e pensò <Farò come vuoi, madre…>, e come se non fosse accaduto nulla, andò verso la piccola capanna adibita come casa.