giocata per l'oggetto leggendario
23:21 Elessidil: [Spiaggia] Elessidil cammina con solito passo lento lungo la spiaggietta delle palme, entrambe le mani nelle tasche, addosso, il suo usuale vestiario: per la parte superiore del corpo, una giacca leggera scollata e bianca, la quale finisce con una coda tipo mantello; per la parte inferiore invece, un’ hakama anch’essa bianca; invece al fianco sinistro è appesa la satana, pronta ad essere sfoderata… è una serata di pioggia e il vento soffia continuamente, muovendo le lunghe foglie delle palme…ma di tutto ciò, il ragazzo non se ne fa un problema, poiché gli interessa passare solo una serata da solo…
23:22 Elessidil: [Spiaggia] Fermatosi sulla riva, comincia ad osservare il loco, godendosi la solitudine: il mare è calmo nonostante piova e tiri un po’ di vento; le palme dalle noci di cocco stranamente gialle, oscillano appena insieme alle foglie…ad un tratto, il ragazzo, giratosi per andare via, poiché un po’ stufo, cade all’indietro quasi spinto da un qualcosa, finendo nelle acque gelide del mare, dove affonda lentamente, mentre la vista si oscura finché non diventa tutto nero…
23:23 Elessidil: Riaperti gli occhi, lentamente comincia ad alzarsi, passando da steso a seduto, un po’ confuso dall’accaduto e, guardandosi intorno, vede che si ritrova in un posto oscuro, lugubre e dall’aspetto sinistro… allora lentamente si mette in piedi e comincia a scrutare meglio il loco, quando, improvvisamente, da terra si muovono delle piccole ombre, che alzandosi prendono un aspetto di piccoli mostriciattoli…
23:25 Elessidil: L’espressione del ragazzo cambia drasticamente: la solita faccia seria e priva di sentimenti, improvvisamente, alla visione di quegli esseri, diventa terrorizzata. Così, Elessidil, automaticamente, sfodera la sua katana e, in preda dalla follia, attacca sconsideratamente uno degli esseri con un fendente, poi notando che l’attacco non aveva avuto nessun effetto sulla piccola creatura nera dagli occhi gialli, si allontana terrorizzato, mentre le creature si schierano dinanzi a lui…
23:26 Elessidil: Gli strani esseri continuano ad avanzare quando, avvicinandosi l’uno all’altro, si uniscono, assumendo una forma molto diversa…davanti ad Elessidil, si viene a formare un essere identico a quel suo amico del passato, il suo unico amico, che però lo aveva tradito, uccidendolo quasi… < Tu… Non puoi essere tu… CHI DIAVOLO SEI??? > urla tremando per la paura e indicando con un dito l’essere dinanzi a lui < Sono chiunque tu voglia che io sia > dice la creatura ridendo e alzandogli una spada contro…
23:28 Elessidil: Elessidil, ormai in preda dal panico, lascia cadere per terra la katana, mentre continua a indietreggiare, ma inutilmente; infatti “ l’amico ” lo attacca, infilzandogli la spada nel ventre < Perché di nuovo tu…? Cosa ci fai qui…? > dice mentre la spada gli viene sfilata dal ventre, e il sangue comincia a sgorgare…nessuna risposta da parte della creatura, ma soltanto un sorriso maligno mentre volta le spalle a Elessidil e comincia ad andar via, proprio come in passato…
23:29 Elessidil: Lentamente Elessidil si accascia sulle ginocchia ormai sfinito, mentre invece per la mente vorticano varie parole insensate “ za…tsu…nge…ange…etsu…”. < Zangetsu! > dice il ragazzo quasi come se le parole uscissero dalla bocca senza volerlo, mentre i suoi occhi si riaccendono di nuova speranza e, al suono di quella parola, nella mano destra fuoriescono fiammelle nere, che si uniscono dando forma ad una lunga spada nera, sprigionante energia…
23:30 Elessidil: Immediatamente, nel sentire una strana presenza, la creatura si gira < Cosa? > dice nel vedere la scena incredulo < Questo scontro finisce qui! > dice Elessidil mentre con gli ultimi barlumi di forza, esegue un movimento rotatorio con il braccio destro, del quale la mano impugna la spada, dalla quale esce così un raggio nero a forma di spirale, il quale colpisce il nemico, annientandolo…
23:32 Elessidil: [Spiaggia] < E’ tutto finito… > dice mentre gli occhi si chiudono stanchi e la visione si fa scura… Risvegliatosi sulla spiaggia, Elessidil si alza rapidamente e istintivamente si tocca il ventre ma non trovando alcuna ferita; poi guardandosi sul fianco sinistro vede la katana al suo posto, mentre dentro di se, il ragazzo sente una strana sensazione, la stessa di quella specie di sogno, di quando aveva impugnato quella spada… Così, capito che l’accaduto non era solo un sogno, va via dalla spiaggietta delle palme, con la solita espressione seria sul volto.