La Felicità Di Un Abbraccio
21:15 Laila: [spiaggia] Dalla cascata giunge vagando alla spiaggia, sperando di trovar in quel posto un po’ di tranquillità per la sua lettura. Gli abiti li stessi del pomeriggio. Nonostante la bassa temperatura quel giorno indossa abiti leggeri. Una camicetta bianca, stretta in vita con maniche lunghe, arricchita da un elegante cravatta nera. Una minigonna un po’ larga con motivo scozzese, con tonalità che vanno dal nero al grigio. Sotto questa panta-collant neri che le arrivano fin sotto le ginocchia e la restante parte della gamba coperta da stivali alti, anch’essi neri. I lunghi capelli, in due codini alti, sono legati da due nastri neri, abilmente intrecciati. Tra le mani il libro preso in prestito qualche giorno prima alla biblioteca, stretto come sempre forte al petto. S’appresta a raggiungere la battigia, il suo posto preferito, dove il vento porta l’aria di salsedine, accarezzandole dolcemente il volto. Si siede li, dove le onde del mare possono quasi raggiungere i suoi piedi. Gambe piegate e alzate, quasi fossero un leggio. Poggiato su queste quel libro, che lentamente sfoglia, immergendosi in mille avventure
21:20 Kirate: [Spiaggia] Lento il passo del giovane che esce di casa dopo vari impegni per fare quatto passi sulla spiaggia. E' vestito al solito modo: maglia completamente nera un pò aderente, con collo a v, che lascia vedere il grosso tatuaggio che parte dal collo e finisce su spalla destra, braccio e petto, poi indossa pantalone nero, stivali neri con rifiniture bianche, i guanti da combattimento anch'essi neri con disegni bianchi quasi fosforescenti sui dorsi e la Katana questa volta legata oblicua dietro la schiena, avente fodero nero con disegni dorati. Continua a camminare a passo lento per la boscagli che porta sulla spiaggia... pensando a quella ragazza... a quel gesto.. a quella sofferenza che provava e che prova dento. Pensando pensando si ritrova sulla spiaggia... il cielo è oramai oscurato dalla tarda ora... ma ad illuminare il tutto ci sono le tantissime stelle che senza sosta brillano... e la grande luna... posta al centro del cielo. Le verdi iridi si spostano a destra e a manca alla ricerca di qualche figura conosciuta... quando si posano su di una figura femminile... si avvicina un pò e la riconosce... è Laila. A passo lento si avvicina alla battiglia dove lei è seduta... si avvicina... standogli dietro... forse non l'ha sentito arrivare... la guarda... per meglio dire la fissa...
21:25 Laila: [spiaggia] Le verdi iridi si spostano velocemente tra le righe delle pagine, mentre queste vengono sfogliate incessantemente. La mente crea dinnanzi a lei immagini fantastiche, portandola in un mondo tutto suo, pertanto non percepisce la presenza di qualcuno che le arriva alle spalle. Legge, continua a divorare pagine su pagine. Ogni tanto una bionda ciocca sfuggita ai nastri le cade sul viso, ma con mano pronta la scosta dietro all’orecchio, quasi fosse un gesto meccanico. Continua ad immaginare le varie avventure, contornate dal dolce suono delle onde del mare
21:31 Kirate: [Spiaggia] Le verdi iridi continuano a fissare la ragazza... le labbra rimangono serrate... il cuore gli batte forte... non capisce cosa abbia... questa situazione inizia a infastidirlo... rivede sempre la stessa immagine nella sua mente... quell'abbraccio... quello stupidissimo abbraccio... non ha il coraggio di parlare... riesce solo a sospirare lievemente... alterna solo la sua attenzione tra lei, il mare e la stupenda volta celeste
21:36 Laila: [spiaggia] Dinnanzi a lei vi è il meraviglioso spettacolo del mare che riflette come uno specchio la volta celeste, ma a lei non interessa. Continua a leggere, gesti istintivi i suoi. Unica fonte di luce la luna che brilla nel cielo, particolarmente visibile in quel giorno in cui il cielo è sereno, privo di nuvole. La miriade di stelle in quella notte sono luminose e particolarmente belle, ma niente può deconcentrare la sua attenzione su quelle pagine. Le rosee labbra che spiccano dal pallore del volto sono serrate. Non emette alcun suono, ad eccezione di qualche sospiro ogni tanto, per riprender fiato. E così continua la sua lettura, incurante dell’amico giunto alle sue spalle
21:45 Kirate: [Spiaggia] La guarda leggere... sorride... fa un gran respiro... prendendo coraggio... decide di parlare <Laila...> proferisce il giovane... continua a fissarla sensa sosta... non sa il perchè... ma la sua attenzione rimane fissa su di lei...ancora quell'immagine nella sua mente... quelle parole e quella sofferenza risuonano rimbombando... non ce la fa più ha bisogno di chiarire il tutto
21:48 Laila: [spiaggia] La lettura viene improvvisamente interrotta da una voce familiare, tuttavia impiega qualche istante a capire a chi questa appartenga. Tenendo il segno col dito sulla riga che stava leggendo, volta lentamente il capo scorgendo la figura di Kirate dinnanzi a lei. Osserva dal basso il volto dell’amico e sorridendo socchiude le labbra per proferir parola “Ciao” solo questo pronuncia, anche se un po’ scocciata per essere stata interrotta. Tuttavia è felice di vedere l’amico, per questo il suo sorriso è sincero. Resta li ad osservarlo, mentre attende che egli proferisca parola
21:52 Kirate: [Spiaggia] La continua a guardare...lei sorride...lui purtroppo no... proferisce poche parole <Ehm... scusami... forse ho disturbato... forse è meglio se ti lascio fare....> un forte sospiro... esce dalla sua bocca... forse ha sbagliato serate per chiarire
21:57 Laila: [spiaggia] Ormai la lettura è stata interrotta, tanto vale attaccar conversazione. Non vuole che l’amico se ne vada, conversare con lui è molto piacevole pertanto esclama ad alta voce “No resta pure” Sorride ancora la giovane ragazza, nonostante l’amico non accenni a farlo. Non capisce il perché, tuttavia continua a sorridergli, per invitarlo a restare con lei. Ora posa lo sguardo sul cielo stellato. A tal vista spalanca leggermente la bocca. Immersa com’era in quel libro non s’era accorta della magnificenza del cielo in quella notte. Resta così ad ammirarlo, in attesa che l’amico pronunci parola
22:05 Kirate: [Spiaggia] Ascolta le parole della ragazza... decide quindi di rimanere lì... lentamente si accascia al suolo per sedersi di fianco a lei... è triste... forse si vede... forse no...non gli importa...fà un bel respiro per proferir parola <Ti giuro... davanti ai miei occhi... vedo ancora noi due... quel giorno... in quello stupidissimo abbraccio... non riesco a farlo uscire dalla mia mente......> stringe forte i pugni... ora aspetta solo che lei dica qualcosa
22:10 Laila: [spiaggia] Un leggero sobbalzo a tali parole. Anche lei pensa spesso all’accaduto, anche se non comprende il perché di ciò. Le verdi iridi si spostano dal cielo agli occhi di Kirate, che dolcemente l’osservano. Qualche istante impiega nel rispondere, anche perché non sa cosa dire. E’ imbarazzata e ciò si nota. Socchiude leggermente le rosee labbra e con voce flebile “Anche io ci penso spesso” solo questo, pronunciato abbassando lo sguardo. Ora attende, con occhi fissi sulla candida sabbia, mentre torna a disegnar su questa continui cerchi
22:17 Kirate: [Spiaggia] Un pugno lento e senza forza scaglia il giovane nella sabbia... è nervoso... tirste... non ci capisce niente più... vorrebbe gridare... sfogarsi ma non puo... la guarda negl'occhi... <Forse è tempo di chiarire tutta questa storia... una volta per tutte...> solo questo dice... spera in una sua risposta... di tanto in tanto guarda le stelle... qualche sospiro in attesa che l'amica proferisca parola
22:20 Laila: [spiaggia] Abbassa lentamente lo sguardo. Ora è un po’ triste tuttavia un si è accennato dal capo. Il coraggio di posar gli occhi su quelli dell’amico non lo trova. Resta li, testa china. Mette le braccia intorno alle gambe, mentre poggia la testa sulle ginocchia, lasciano scivolare accanto a lei il libro che su queste era posato. Silente, non pronuncia parola, attende solo il proferir del ragazzo
22:24 Kirate: [Spiaggia] La continua a guardare... non lo risponde non dice niente all'infuori di <Allora?... Non hai propio niente da dirmi..? > chiede con aria leggermente infastidito... ora aspetta una sua risposta
22:30 Laila: [spiaggia] Continua a fissare la candida sabbia, immergendo una mano in essa e sollevandone un po’. Lentamente la fa scivolare al vento, osservando attentamente il movimento dei singoli granelli. Silenzio vi è fra i due per molti istanti. L’imbarazzo è forte. Quel silenzio la infastidisce al quanto per tanto prendendo coraggio socchiude le labbra e, chiudendo gli occhi, spalanca la bocca per gridare “A me quell’abbraccio è piaciuto davvero tanto” urla come se quelle parole dovessero essere udite in tutta l’isola, dette velocemente e con un po’ di timore. Continua a tener chiusi gli occhi, testa sempre china, come se non volesse vedere la reazione dell’amico. E così attende
22:36 Kirate: [Spiaggia] Rimane seduto...ascolta quell'urlo... quelle parole risuonano nella sua testa... stinge forte i pugni... rimane freddo e le dice <Se ti è piaciuto così tanto come dici... perchè con velocità ti sei divincolata da esso?> chiede freddo e curioso... dentro è felice delle sua risposta... ma non lo dà a vedere vuole arrivare in fondo a quella questione
22:42 Laila: [spiaggia] Un’altra domanda che le crea imbarazzo, tuttavia prende nuovamente il respiro per pronunciar parole con la stessa intensità della voce di prima “Perché non pensavo che avrei provato così tanta felicità da quell’abbraccio” apre gli occhi e torna ad osservare la candida sabbia, restando in silenzio per qualche istante. Torna poi a parlare con tono di voce completamente diverso: flebile, quasi impercettibile, nella quale si può scorgere un filo di tristezza “Io… io… avevo paura” balbetta per poi attendere ancora, sperando che non vi siano altre domande da farla sprofondare nell’imbarazzo
22:47 Kirate: [Spiaggia] Ascolta quella frase detta a gran voce spalanca gli occhi... non se l'aspettava dice solo una cosa <Coooooooooosa? Cosa vuoi dire con questa frase?> poi ascoltando la seconda <E poi di cosa avevi paura?> chiede curioso... vorrebbe urlare con tutto il fiato che ha in gola... ma non lo fà sopprime tutto... ora aspetta una risposta
22:52 Laila: [spiaggia] Ancora altro imbarazzo. Ma possibile che deve confessarsi solo lei. Il cuore batte a mille, anche se non sa bene il perché, tuttavia prende ancora una volta coraggio, stavolta però non urla, voce bassa, triste “E’ stato tutto così improvviso, non so neanche io perché ho avuto paura” parole dette quasi fossero un soffio del vento, quasi impercettibili. Non riesce a sollevar lo sguardo verso il viso del ragazzo, l’imbarazzo è troppo forte. Tuttavia domanda “E tu perché mi hai abbracciata?” finalmente anche lei una domanda
23:00 Kirate: [Spiaggia] Ascolta quella frase... sorride... per poi ascoltare la domanda di Leila <Io...io ti ho abbracciata... perchè.... perchè nella mia vità fino a quel giorno tu sei stata una delle pochissime che si sia davvero interessata a me e ai miei problemi... mi sono sentito al settimo celo... avevo voglia di donare felicità... eri l'unica che era vicino a me ti ho abbracciata... è stato bellissimo...> solo questo proferisce il giovane...mentre una lacrima scende sul suo viso
23:03 Laila: [spiaggia] A tali parole alza lo sguardo, occhi sgranati. L’osserva intensamente negli occhi notando quella lacrima che ora solca il suo viso. Non sa perché ma reagisce d’impulso. S’alza. Ora sono uno di fronte all’altro. Si getta su di lui e l’abbraccia fortemente. Non capisce cosa le prende tuttavia ora come ora ha solo voglia di abbracciarlo
23:08 Kirate: [Spiaggia] Nota il gesto della ragazza... lo abbraccia... rimane un'attimo spiazzato ma poi la stringe a se fortemente... proferendo una frase <Laila... grazie... ti voglio bene> solo questo... per poi ritornare ad abbracciarla stringendola forte a se
23:11 Laila: [spiaggia] E’ rapita da quell’abbraccio. Vorrebbe che non finisse mai. Con voce che esprime la felicità del suo cuore pronuncia le stesse parole “Anche io ti voglio bene” tuttavia l’incanto è destinato a terminare. L’ora è tarda e la giovane ragazza è costretta ad andarsene. Saluta l’amico sorridendogli calorosamente per poi correre via, lontano, verso le abitazioni, sparendo nell’oscurità della boscaglia
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Meglio regnare all'Inferno che servire il Paradiso