Stellar Blade Un'esclusiva PS5 che sta facendo discutere per l'eccessiva bellezza della protagonista. Vieni a parlarne su Award & Oscar!
 
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Roxal

Ultimo Aggiornamento: 07/04/2008 01:23
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28/11/2007 17:42

Bibliotecario per un giorno

Partecipanti:
Roxal
Jazz
Xyu

Riassunto della Giocata:
Roxal giunge alla biblioteca che trova a soqquadro. Inizia dunque a riassettare il tutto, aiutato da Xyu e Jazz.

Roxal: [Interno | Sala Principale] Dopo aver riaccompagnato Arumi nell'isola del destino, si è precipitato in biblioteca. Però, ciò che ha trovato ad aspettarlo, non è stato un bello spettacolo. infatti, la biblioteca è a soqquadro. E' questa la ragione per la quale, adesso, è indaffarato a mettere apposto i libri, cercando di dargli un ordine migliore *Umpf.. * sbuffa un attimo, mentre cerca di rimettere a posto i libri sugli scaffali. Era giunto qui per saperne di più su Heartless come quello incontrato poco prima, ed adesso si ritrova a dover rimettere a posto al biblioteca. E la cosa lo innervosisce.

Jazz: [Biblioteca] Ebbene sì,ha riattraversato quello strano portale,sfidando il fatto che poi sarebbe potuto non tornare più indietro.A dire il vero non era sicuro nemmeno di tornare sull'isola.Ma doveva farlo,ha bisogno di risposte adesso ed è sicuro di aver visto una biblioteca nel caro *villaggio turistico*.Ed apre il portone di quel posto,spingendolo con la mano destra.Pantaloni marroni,stivali dorati fino alle ginocchia,maglia lunga marrone e sopra una giacca bianca.I capelli neri leggermente spettinati,raccolti in un codino dietro la nuca.La spada sembra essere dentor di lui ora,ed è proprio su questo che vuole fare luce.Non appena entra nota subito un ragazzo a mettere a posto quello che sembra la biblioteca dopo l'avvento dei 4 cavalieri dell'apocalisse"scusa...sai dirmi dove posso trovare informazioni su delle armi...e su questo stramaledettissimo mondo?"chiede facendo notare come sempre la sua voglia di tornare a Agogo.

Roxal: [Interno | Sala Principale] Adesso, mentre è intento a rimettere a posto i libri qui è là, sente dapprima dei passi dietro di lui, susseguiti da una voce maschile. Si volge dunque, per poi sorridergli *Uhm, prova in quello scaffale.. * non vuole rispondere a domande. Non oggi, che è lui ad aver bisogno di risposte. E poi, sullo scaffale indicatgli, ci sono dei tomi dove è illustrata la storia dell'isola e di alcuni dei più famosi oggetti leggendari, senza contare la descrizione accurata di moltissime armi famose. Sospira, mentre pensa che la biblioteca necesiterebbe di qualcuno che la curasse. Quindi, s'azzittisce, attendendo che il ragazzo vada dove il suo dito indica.

Xyu: [Verso la Biblioteca] <Si incammina verso la biblioteca il giovane Xyu, scomparso da questo mondo per qualche tempo a causa di un incubo, un incubo davvero tetro. In questo lasso di tempo, sono accaduti molti eventi, e lui non è riuscito a scoprire cosa sia accaduto nell'isola. Dentro al suo cuore tiene sempre la sua adorata Falce Oblivion, ma essa ora è diversa. Infatti, ora il cuore del giovane è stato ancora plagiato dalle tenebre, e non si capisce bene come potrà uscirne. Ma eccolo che, arrivato d'innanzi all'entrata della Biblioteca, la guarda con aria parecchio perplessa> Una biblioteca? Non credevo di averne viste in giro...Deve essere cambiata quest'isola...<Entra quindi all'interno di essa, notando due figure, quella di Jazz e quella di Roxal. Quest'ultima, però attrae maggiormente Xyu, ed ora egli si avvicina a lui, con lo sguardo di ghiaccio che lo caratterizza, mosso dal suo cuore maligno, probabilmente...>

Jazz: [Biblioteca] E lui annuisce appena andando verso quello scaffale.Guarda e legge i titoli,per carità,molto interessante...ma potrà trovare veramente la giusta risposta?Tanto vale provare.E già che ci siamo tanto vale prenderne più d'uno.Così due,tre,quattro,fino a 6 impilati uno sopra l'altra.Ma appena si volta la simpatica colonna di carta e cartine rovina al suolo miseramente davanti a Roxal."Scusa..."mormora soltanto verso il ragazzo."devi essere il custode..."gli dice per poi dare solo un'occhiata a Xyu.Non dice ancora nulla.

Roxal: [Interno | Sala Principale] Ed ora, si volge, con aria innocente verso il freddo sguardo di Xyu che lo scruta, per poi proferire *Che...c'è?* quindi, ascolta il proferire di Jazz * Ehm...uhm...si...sono io.. * sforza un sorriso. Di solito, dopo questa domanda...ne susseguono molte altre

Xyu: [Verso la Biblioteca] <Osserva Jazz, guardandolo con aria interrogativa, non comprendendo bene la parola "Custode"> Lui sarebbe un custode? E di cosa, sentiamo...Voglio capire che cosa possa custodire un simile moccioso...<E' mancato troppo a lungo, e non comprende con chi si sta rivolgendo in modo così maleducato. Ma, del resto, Xyu è un ragazzo subdolo e meschino, e gli unici che lo conoscono veramente, sanno come è fatto dentro...> Tu...<Indicando Jazz con la mano destra> Parlami di questo custode...Cosa sai di lui? <Domanda con aria interrogativa verso di lui, sempre però con gli occhi di ghiaccio che non sembrano trasmettere alcuna emozione a riguardo...>

Jazz: [Biblioteca] E purtroppo il qui pro quo non sembra essere stato sgamato.Di fatto,a Jazz non viene in mente nessun'altra domanda.O meglio,nessuna di quelle che forse il Custode DELLA CHIAVE,si aspetterebbe."Immagino che questi libri non si possa portarli via vero?"ecco,ecco la domanda che si fa ad un VERO vustode.E raccoglie man mano i vari libri posandoli su un tavolino alle sue spalle.Arcua sempre di più le sopracciglia ad ogni singola parola di Xyu indicando Roxal"bhè,mi pare ovvio.I libri no?E di lui so solo che probabilmente sarà il classico secchione che aveva 10 in letteratura..."

Roxal: [Interno | Sala Principale] Ora capisce. Custode. Custode della biblioteca! Si era spaventato per nulla. Adesso rimette apposto gli ultimi libri, per poi sgranchirsi la schiena *Ah...no no...scusami...avevo frainteso...non sono io il custode della biblioteca!*poi, lancia un'occhiata severa verso Xyu, per poi sorridergli. oggi, ne ha avute troppe. Nonn ha intenzione di litigare con qualcuno. Anzi, di solito, non ne ha mai intenzione. Ora, invece, si porta verso un libro poggiato sopra la scrivania di legno. Su di esso, v'è scritto "Heartless". Lo afferra. E attende.

Xyu: [Biblioteca] <Porta la mano destra al cuore, stringendosela> No...Non è ancora il momento...<Sembra parlare solo, ma gli cade dalla fronte anche qualche goccia di sudore. Che stia male? Chi lo sà...> Voglio sapere tutto sul Custode della Chiave... Dicono possegga il potere della Luce, e me ne devo appropriare...<Non ha ancora capito che ce l'ha di fronte, ma è tanto preso che non lo ha ancora capito> Accidenti...Non lo troverò mai...<Poi, però, nota Roxal afferrare un libro sugli Heartless> Ti posso aiutare...Se cerchi informazioni su quegli esseri, moccioso...<Sempre meno gentile, ma oramai, non si può recuperare la sua mente contorta...>

Jazz: [Biblioteca] Ma volete sapere la cosa più bella?Lui ha preso tutti quei libri,ma avrà mai il coraggio di leggerli?Lui è più per:amico spiega.Chiaramente l'occhio cade sul libro di Roxal"chissà cosa sono..."mormora a bassa voce,ma non abbastanza bassa da impedire ai presenti di sentirlo."Comunque piacere,mi chiamo Jazz..."mormora verso i due chinando appena il capo.Osserva quindi la reazione di Xyu"Mah..che strano tipo.Comunque informazioni su sto posto non fanno mai male..."

Ven: <Passi.Lenti passi che si susseguono uno dopo l'altro.Una porta semplice che conduce ad un luogo conosciuto non chissà dove..Ed ecco che si giune alla biblioteca.Tre sagome tre volti,tutti e tre mai visti prima...o forse si chissà dove,chissà quando.Attraverso il "labirinto" di libri sparsi un pò ovunque,alcuni ordinati altri meno,il giovane passa vicino ai tre personaggi arrestandosi nelle loro immediate vicinanze.Un sospiro di timidezza.Un saluto."Salve..."profetiro con timidezza ma sincerità.Subito dopo un sorriso spontaneo ma incerto.Ora la marcia riprende..ma solo per poco...fino ad arrivare dinnanzi a uno scaffale pieno di libri dove gli occhi si soffermano...

Roxal [Interno -> Esterno] Adesso osserva i presenti. Chissà di quale luce parla, quello Xyu. Lui, che possiede anche le tenebre. Dopotutto è l'euilibrio. *Piacere...Roxal...e devo andare...* favella, rendendosi conto dell'orario che s'è fatto. Dunque, senza esitazioni alcune, sgattoiola via dalla biblioteca, con il libro sotto braccio, allontandandosi fugacemente dalla zona.
[Modificato da Roxal 06/04/2008 17:43]


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[ E ringrazio, chi ha disegnato questa vita mia, perchè mi ha fatto battere nel petto il cuore di un Equilibrista ]
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06/04/2008 17:41

Lezione di Magia

Partecipanti:
Naroku
Rika
Rinnegan
Roxal
SerZexion

Riassunto della giocata:
Roxal arriva all'isolotto dove incontra Naroku e Rika. Inizia dunque con loro un'interessante conversazione, dalal quale si evince che i due sono in grado di utilizzare la magia.
Così, i tre decidono che non sia una cattiva idea insegnare a Roxal l'uso di questa, ragion per cui Naroku risveglia nel custode lo spirito magico.

Roxal [Abitazioni | Sentiero] E lento, egli s'avvicina. Le mani nelle tasche, lo sguardo basso. I lineamente del neo diciottenne vengono leggermente illuminati dalla fioca luce lunare, mentre le verd'iridi scrutano ciò che la sua figura circonda. Le grandi scarpe che indossa, affondano nella soffice e fresca sabbia. Quest'oggi non è freddo. E ha deciso di vestirsi leggero. Una camicia nera. e poi dei pantoloni che terminano appena fin sotto il ginocchio. Alcune ciocche di acstani capelli, sbarazzini si divertono ad ostacolargli la vista. Poco gli importa. C'è abituato. Un sospiro. E' trsite? No. I sospiri non son sempre sinonimo di trsitezza. Piuttosto, si trova in una situazione di quiete. Il passo è lento e rilassato e la repirazione regolare. La mente viaggia invece in chissà quale altra direzione. Avventura. Che bella che è questa parola per lui. Ed egli così continua ad avanzare, verso l'isolotto, dove potra ammirare cioò che nasce dal bacio fra la notte ed il mare.

Naroku [Isolotto] [Il capo muove in un' annuizione.] Un demone non è cosa buona per noi mortali. Un demone è corrotto da ade e portato sulla vita terrena, è negatività. Malignità. [Scosta nuovamente lo sguardo su la Chierica suprema.] Se divenire demone è il mio scopo credi davvero che sarei sogno? La mia anima verrà ripudiata e corrotta da ogni bene. E finalmente tornare quel che un tempo ero. Senza sentimenti se cosi vuoi chiamarli. [Fissa il pugno di lei, ghigna beffardo.] Quanto ti preoccupi Rika. [Nulla, nuovamente il dolce silenzio carezza la demoniaca anima, la purifica con altra corruzione, ma infondo è questo che è. Un corrotto razionale che spende la propria emotività con poco curanza. Fissa la suprema essenza mortale dinanzi a sè. L' essenza che s' erge con lineamenti umani. Non vi sono rumori alcuni ora. Il mare continua a cullarsi contro le roccie, movimenti ritmico e poco statico in confronto al resto dell' isola. Poco gli importa di quel' che lo circonda, ora i demoni son' il suo interesse, gli immortali dall' ambigue fattezze, emanazioni della sofferenza stessa, di Ade. ]

Rika [Isolotto] Socchiude appena gli occhi, cercando di calmare quella preoccupazione. Proprio mentre la fissa. Rompe quel silenzio. < Ah.. ridicola come sempre. > sussurra appena, tono scocciato molto evidente.. Sbatte appena il pugno sulla sabbia, ma è un gesto che a poco serve. Prende l'arma in mano e con essa si solleva da terra. Tutti i granelli intorno a lei si disperdono nell'aria e tornano da dove son venuti. Molti altri rimangono attaccati alle vesti, compresi i capelli sono vittime di quella soffice sabbia. Ora lo sguardo dall'alto verso di lui. < Ridi Ridi Arthas. > Sbuffa appena. Ogni mossa che fa rompe quel silenzio che pace potrebbe darle. Solo le onde.. Quelle vuole. Quindi si avvicina di poco al mare. Lì dove l'acqua arriva a sfiorar la terra. < ..Ora smetterò di preoccuparmi..> la voce è abbastanza alta per farsi sentire. Sopiro profondo, mano destra su Miyu e rimane lì, con gli occhi chiusi ad assaporare quell'aria. Quella sensazione che solo il mare le dà.

Roxal [Ponte -> Isolotto] Un passo. E si ferma. Ha raggiunto il ponte che lega la spiaggia con l'isolotto. Si gaurda attorno. La luce lunare mette in evidenza le fattezze di due figure. «mmh?» assottiglia le iridi, per focalizzare al meglio i volti. Ma non ci riesce. Conitnua però imperterrito a fissarli, vuole capire chi sono. E non gli interessa cosa essi possano pensare di lui, qualora s'accorgessero che li sta scrutando attentamente. Pochi istanti poi...«uh?» ha capito. Ci sono "Arthas" e Rika. Sorride. E continua ad avanzare. E mentre s'avvicina pensa. Pensa che spesso li vede assieme. Che siano...? Non si sa dare una risposta. Ma forse neanche gli dovrebbe riguardare la questione. Ma adesso non c'è tempo d'indugiare su inutili quesiti. Qualunque cosa stavano facendo i due, l'ha ormai interrotta. L'irrompente Roxal «Buonaaaseraaa!» favella gioioso verso i due, mostrando loro un sorriso come pochi «Che ci fate qui al buio?» un ghigno malizioso «Rikuccia...??? Arthy....??» Certo Roxal. Che domande. Cosa credi che stiano facendo là? Ovviamente quello che ci stai a fare tu no? no?!?

Naroku [Isolotto] [Fissa Rika, forse l' ha fatta arrabbiare, bhè meglio godersi lo spettacolo.] Mmh.. Bhè cosa avresti intenzione di fare..? Ucc.. [Irrompe Roxal interrompendo anche la chicchierata. Lo fissa, lo scruta. Inarca il sinistro sopracciglio.] Arthy..? [Continua a fissarlo, non comprende quel' modo di fare abbastanza, alterato se cosi si può dar' aggettivo all' entrata del custode.] Non stiamo facendo nulla, và a prendere la chierica, s'è offesa. Tsk.. [Ritorna nuovamente con il capo verso l' adorato cielo.] Rika se devi ucciderti fallo silenziosamente almeno.. [Ama farla arrabbiare, oh come lo ama. Trattiene sorriso, rilassato appare, anche le spalle si riescono a rilassare. Respiri lenti i suoi. Uno sbadiglio scappa al ragazzo che con indifferenza ritorna sulle sue, come sempre ha fatto. Neanche calcola Rika, o almeno questo quel' che finge. La gamba flettuta cotninua a reggere il corpo pronta a stendersi in caso di eretta posizione e liberarsi da quella sdraiata e scomposta. Le labbra si serrano, con movimento lento si serrano .]

Rika [Isolotto] Immersa in quel mare.. Mare proprio di pensieri. Le onde la cullan o appena, ma la voc e di Roxal la fa girare di scatto quasi. Gli occhi si spalanacano appena.. < Oh Rox!..> la voce quasi sorpresa. Poi ripensa all'ultima volta che l'ha incontrato.. Lo sguardo si rabbuia.<.. l'omino dei fantasmi.. > di pessimo umore adesso. Pensare pure a lui le fa salire i nervi. Senza farsi vedere, visto che dà le spalle ai due ora, fa certe smorfie.. Che se la vedesse Naroku, direbbe che sta male. E che sicuramente esagera. Stringe appena il manico di Miyu. La sorregge solo lei in quel momento. Le parole di Naroku son tremendamente..cattive. < Uccidermi davanti a te? Per darti divertimento? scordatelo.. > oh-oh. Socchiude gli occhi dopo quella risposta. E silenzio. Fa silenzio. Cerca di calmarsi appena. Si ci vuole ..Meditazione. Medita Chierica su.

Roxal [Isolotto] Ammica appena il capo «S'è arrabiata?» dice confuso. Ed ecco che le labbia si schiusono ancora una volta «E perc...» s'azzittisce. E' meglio lasciar stare. E' fermamente convinto che ci siano cosa che sia giusto non venire mai a sapere. Guarda dunque di sott'ecchi Naroku, per poi lanciare un'occhiata su Rika. Si certo. i fantasmi. «Che hai paura?» chiede, l'ingenuo, che ora s'avvicina alla femminil figura «Ma gaurda che te l'ho detto l'altra volta. Non sono cattivi.» le dice «Non tutti, almeno» aggiunge infine per poi sorriderle. Ottima presentazione per chi non ti conosce Roxal. Spettatori, questo è il Custode. E' lui. Che ha nelle mani l'Equilibrio. Siete nei guai? Lo siete sempre stati.

Rinnegan [isolotto] quella sera, rinnegan si dirige con passo lento e deciso sull'isolotto.
indossa una maglia completamente nera, pantaloni blu e scarpe rosse in rifiniture nere e, con capo chino e con la mente immersa in pensieri confusi, arriva a una palma vicino al bordo dell'isolotto. senza accorgersi delle presenze sull'isolotto, si siede per terra con la schiena rivolta verso il tronco e con lo sguardo fisso sulle onde, che si infrangono sulla riva con fare ipnotico, e sul cielo punteggiato da una miriade di stelle e illuminato dalla luna. molti suoi pensieri riguardano la prova per invocare la magia assopita dentro di lui: molti tentativi hanno accennato qualche miglioramento ma lui sa in cuor suo che è rimasto ancora al punto di partenza ma, non volendosi perdere quella sera colma di serenità e bellezza, decide di lasciare per un po’ la magia e di concentrarsi di più su se stesso

Naroku [Isolotto] [Sente Rika, continua a trattenersi.] Mi sembrava troppo bello.. Mhà.. [Lo sguardo scarlatto si bagna di quel cielo, lo fissa con ammirazione e superiorità. Troppo piccolo, cos'è lui in confronto a questa bellezza? Un' insetto , un ' ennesimo insetto spettatore. Sente di sfuggita Roxal.] Fantasmi? Spettri senza corpo. Tutti morti disperati. [Sentenzia, ignaro della presenza di Rinnegan permane in quel subdolo silenzio. Ambiguo, pensava veramente di poter' far' arrabbiare Rika, eppure solo in parte è riuscito. Continua il lungo silenzio, immortale, esanime appare il ragazzo nel volto, eppure quel vuoto rappresenta una pausa di riflessione, lunga e perpetua nell' avvenir' nei meandri della mente del supremo.]

Rika [Isolotto] ascolta le parole di Roxal Fa una smorfia appena. < I fantasmi mi danno fastidio.. Si stanno là.. a fluttuare. E magari diventano anche trasparenti. E ti anno gli scherzi.. > ma è seria si. Si volta appena. Adesso più tranquilla. < Hai visto che uno è apparso.. anche se adesso è quello che mi preoccupa di meno. > il tono cambia appena. L'arma passa a dstra, seguendo appunto la mano che l'afferra. Con il mano bianco e il lungo bastone, sembra proprio ciò che è. L'avrà fatto di proposito. Il mantello nero non è adatto a li. lo sguardo si sposta su Naroku. Lo fulmina. < beh.. comunque. Sono tranquilla ora, non vi affannate per me. > i suoi pensieri le vietano di sentir la presenza di Rinnegan. Ed è un suo novizio.. stasera proprio non è in se. < Perciò Roxal.. e' un po' che non ti si vede. > lo sguardo torna appena sul Custode.

Roxal [Isolotto] Alza lo sgaurdo. E' apparso un fantasma e lui se l'è perso??? Accidenti. Sbuffa. poi ricorda. Ricorda d'essere pssato per le bacheche. E di aver leto qualcosa in proposito. Pensava però fosse solo uno scherzo. «Uffy...ci sarei voluto stare anche io..!!» sbuffa ancora, poi alza lo sgaurdo verso Rika «Eh già...Ho avuto degli impegni di...i insomma....tu sai» si riferisce la fatto di essere custode. ANcora è restio, aparlarne. Dopo quell'orda di fan scatenati e di attentati di poco tempo fa. Poi quarda Naroku «Ehi Arthas...che hai' Sei pensieroso» già è così aperto con lui. Strano. Solitamente non lo fa. Bè. Si vede perchè lui è un tipo chiuso. E allora, per indole, deve riequilibrare il tutto. Essere il suo opposto. per forza. Per forza.

Rinnegan rimane in silenzio a fissare la volta celeste ma, alquano stanco, decide di sdraiarsi per terra con le mani dietro la nuca e pensa a una persona che non si fa vedere sull'isola da molto e che le manca tanto; chiudendo gli occhi, come per concentrarsi, ascolta i rumori che gli stanno intorno tra cui la discussione tra la sua suprema e i due Custodi e pensa "è la serata adatta per fissare le stelle, ma da soli è una grande tristezza e pena. vabbè, aspetterò" e poi riapre gli occi per fissare la luna nel cielo

Naroku [Isolotto] [Sbadiglia nuovamente il sicario.] Rika, chi si preoccupa. Vai tranquilla. [Sia ironico? Bhè è probabile, almeno in un piccolo contesto può permettersi sarcasmo minimo. ] Fantasmi che shcerzano? Certo come se uno spirito morto che è rinnegato sulla terra pensa a te no? E magari si mettono a pianificar' come creare scherzi. [Scuote visibilmente il capo. Poi a Roxal. ] E' un' eternità che son' cosi Custode. [Cosi lo nomina, sà bene chi è lui come ben' sa che ruolo ricopre. ] Ma credo sia normale. [Fissa le lontane vie dell' isolotto, i piccoli terricci che si incrociano formando un' uscio. Scorge solo ora il chierico alle prese con l' aspirantato.] Rinnegan? [Ed eccola che parte, un gran' ghigno, rumoroso. Nasconde una risata vera e propria quasi venisse di istinto. Riesce a vederlo soprattutto per l' avvicinamento e le movenze che involontariamente crean' rumore.] Và.. Rika... Guarda chi c'è. [Continua il ghigno. Malefico e beffardo come sempre. Si, questo quel' che vuole, farsi beffe di un novizio altrui, seppur' in minima parte vada contro il suo stesso credo. Ma in certe situazioni , anche ad un mago nero scappano dei ghigni.]

Rika [Isolotto] Fa una smorfia verso Roxal. Poveraccio. < tempi duri quelli per te.. > sospira appena. < meno male che ora son tutti presi da questi esseri che spuntano.. Son preoccupanti. aumentano a vista d'occhio. > il tono qusi serio. Lo sguardo và su Naroku. Rimane quas stupita da quella ironia, mischiata a cattivberia. < se non lo conoscessi almeno un po', penserei che l'abbiano rapito e sostituito.. > Quasi sussurrato ciò che dice. < .E' sempre così.. Tranne quando ha qualcosa da dire. O spiegare.. > lo sguardo si alterna sui due, fin quando non si sposta verso Rinnegan, come suggerisce il ghignoso Arthas. < Oh.. ma guarda. Si rilassa.. > quasi scontenta. < dovrebbe esercitarsi.. Qua tutti mi chiedono cure. Da sola non ce la farò per molto. Diventiamo sempre di più. E Aerith è sparita.. > preoccupazioni su preoccupazioni. Lo sguardo appena basso. < Lascialo stare Arthas.. Dai. > conclude così. Un invito alla quiete.

Roxal [Isolotto] Alza ora un sopracciglio in direzione di naroku. Bullismo? Si augura vivamente di no. Nella sua vecchia vita lui....vabè. lasciamo perdere. Ora si volta verso Rika «Te, non stai messa meglio a quanto pare...» ghigna scherzosamente, per poi favellare «Approposito..!!» Dice con fare più interessato «Te sai usare la magia...giusto??» gli occhi s'illuminano, ha sempre sognato fare qualcosa di magico. Più di quanto già non lo sia, ovvio. La man dritta va ora a scostare i ciuffi che si mettono fra il suo sgaurdo e quello di Rika. Lo deve sapere. E lo deve sapere adesso.

Rinnegan [isolotto] quel momento di relax gli è servito per poter concentrarsi e fare un punto della sua vita, ma è giunta il momento di andare. così si alza e, una volta pulitosi dalla sabbia, prende il suo skate che porta sempre con se e con un abile movimento sale sopra a tutta velocità si dirige verso casa; ma prima di scomparire nell'oscurità della notte sembra fare un cenno di saluto ai tre e alla fine sparisce lasciandosi dietro di se il rumore dello skate che corre sulla sabbia

Naroku [Isolotto] [Si trattiene ancora una volta da altro sarcasmo, sente entrambi, sia Roxal che Rika.] Ah.. incredibile, un chierico. [Trattiene altro. Lentamente gli arti inferiori stende e il palmo dei piedi impatta sul terriccio candido. Eretta torna la posizione.] Qualcono parla di magia? [Freddo ritorna, composto. Cerca quella tanto amata compostezza. Avanza, lento avanza non curandosi più dell' oscuro cielo. Le scarlatte non hann' la loro meritata pace scostandosi fra i due, in alternanza angosciante, ma con quel tocco di severità che in un Giovine è bizzarra. La sabbia non sembra volersi staccare dalle vesti del sicario, il dorso delle mani completamente ignudo ora di quei granelli candidi dato che comunque rimane epidermide, difficile rimaner' attaccati a certi tipi di .. cose. Nota Rinnegan andarsene, ma non più di tanto lo cura d' attenzione. In attesa, avida attesa come sempre.]

Rika [Isolotto] Parole di Roxal così vere da farla sbuffare a ppena. Di nuovo. Ritta sulle sue gambe saluta appena Rinnegan, quando lo sguardo si sposta su Roxal. < oh si.. ma dipende ch magia t'interessa Rox.. > piccola pausa che si sposta su Naroku. La frecciatina che fa come sempre. Si volta di nuovo verso il custode. < La mia magia è bianca. Curativa per farla breve.. > pausa, per cambiare soggetto. < Per altra magia invece devi chiedere al Logorroico Arthas. > lo sguardo rimane sul Custode, senza dar peso alla sua sfacciata ironia. Rimane al silenzio che le conviene, dato che ora quello a parlare deve essere Roxal. a dire chi dei due intresserà la sua mente e la sua curiosità. La mano destra sempre sul manico dell'arma. Il suo sostegno.

Roxal [Isolotto] Apre le labbia in un espressione di stupore. «Magia...» ripete appena «Ma-ma...voi potete insegnarmi qualche trucchetto??» balbeta. Non ci crede. Conosce due persone magiche. «Vi preeeeego..qualsiasi cosa va bene!» quanto sei petulante Roxal. Davvero. Ora lo sguardo angelico saltella dalla figura di Rika a quella di naroku. E ancora. E ancora. E intanto il pensiero fugge. Chissà cosa potrebbe farli convincere ad insegnargli qualcosa. Chissà.

SerZexion [isolotto.] Seduto sulla spiaggia decide di riposarsi.Le sue iridi ghiaccee squadrano il paesaggio. Le onde infrangeersi l'una contro l'altra. Il leggero venticello che smuove di poco la sabbia che gli sta intorno. i gabbiani che volano sopra la sua testa. Sente una voce familiare;una voce molto odiata da lui. Si volta verso l'isolotto. si alza di scatto e si mette a correre. [doveva essere la sua voce- pensa. si riferiva alla voce di naroku, l'uomo che gli castò un fire sulla pancia.-si doveva essere proprio la sua voce. Che fortuna!" arriva alla porta che conduce verso il ponte che servee per arrivare nell'isolotto. fa tutte le scal di corsa. poi, aperta la porta che dava sul ponte decide di fermarsi. se si fosse messo a correre si sarebbe fatto subito notare. non era questo il suo piano. le gambe incominciano a muoversi muovendo con loro anche i pantaloni neri nn tanto stretti. le mani oscillano avanti e in dietro sfiorando , se ben di poco, il maglione a coste nero. arriva al ponte.

Naroku [Isolotto] [Incurante di quel' che la chierica pensa e dice, borbotta appena avvicinando il capo all' orecchio destro di questa , difficile usir' sussurri vari, il tutto dura poco, neanche un' istante. Lo sguardo quindi al Custode dona totalmente, lo nota gioire, lo nota saltellare.] Non devi domandarlo a me, ma a te stesso Custode, io posso trasmetterla ma sarai in grado di capirla? Niente saltelli e serietà. [Freddo, serio, ma infondo a quell' allegria un mezzo sorriso non riesce a trattenere, appena un sorriso all' angolo della bocca si increspa. Allontanandosi di poco dalla chierica suprema , le mani comincian' a sollevarsi dai fianchi si incrocian' l' una contro l' altra sotto l' esile petto del ragazzaccio . ]

Rika [Isolotto] Ascolta le parole di Roxal. sorride nel vederlo così. Ma proprio mentre parla si avvicina il Sicario a lei. Parole che le arrivano chiare certo. Dapprima rimane stupita. Sua abitudine ovviamente.. Poi si volta appena. Abbassa il capo, con un gesto di assenso. Sorride appena, era quello che voleva e lo ha ottenuto. Così può tornare su Roxal più tranquilla. Naroku la anticipa. Anche sugli argomenti. < ha ragione.. Devi saperlo tu Roxal. Anche se.. entrambe le magie possono essere impararate.. Ma devi avere forza. Una forze che devo essere sincera.. son sicura che l'hai.. > accenna appena delle convinzioni. < Ora sta a te. Dì pure..> si volta appena verso Naroku. < e se lo fai ridere di nuovo ti insegno anche due magie in più. > ...abbassa gli occhi, con aria saccente quanto scherzosa. Ok. Roxal è contaggioso, tremendamente.

Roxal [Isolotto] Quant'è contento. Troppo. Ma adesso deve essere serio. Se ben ha compreso. Sta per diventare un allievo. Ed un allievo non si comporta così. Fa un grande respiro, poi,, poi lascia andare l'aria trattenuta nei polmoni e l'espressione diviene seria. Osserva Naroku «Massima serietà!» un sorriso. Non ce la fa. E' troppo contento. Poi, si volta verso Rika «la stessa cosa vale con te, ovviamente» Non sarà un problema. Lui, è un tipo determianto. Anzi, determinatissimo. Però, sa che, almeno con Rika, la serietà non raggiungerà alti livelli. Già immagina le risate «Ditemi voi cosa devo fare» dice l'ignaro Roxal. Ignaro del fatto che debba pagare. Non è un problema, per lui. Ma non ne è assolutamente a conoscenza. Piuttosto, adesso lo vede come un piacere.

SerZexion [isolotto.] camminata lenta la sua. il piede destro precede quello sinistro e viceversa. cammminado squadra la situazione.[mm-pensa. unao sguardo vigile bnoa tre figure. le mani si stringono formando un pugno che, essendo tanto stretto sembra quasi un blocco di cemento.-due dei presenti li conosco.. l'altro invece no. forse sarebe meglio mnon fare mosse azzardate. procederò con cautela e farò il simpatico. diciamo che farò finta di sembrare un ingenuo. ] pensato ciò il suo passo aumenta di velocità diventando una leggera corsa. creato un sorriso per ingannare i presenti e sollevato un braccio fa un breve inchino salutando i presenti con quanta felicità e allegria poteva emanare.

Naroku [Isolotto] [Nota il cenno di assenso di Rika, serenità l' avvolge.] La magia nera è parte di ogni cosa come la bianca, sono unite. La magia non è cosa definita e deriva dal petto e o la tua essenza. Se forte di neutralità avrai la possibilità di imparare tutti i tipi di magia, in altri casi se la tua indole è nera o bianca avrai predisposizione per un tipo di magia e trascurerai le altre. Innanzitutto devi concentrarti. [Guarda appena Rika.] Alza il misticismo dopo di me. [Fissa nuovamente e solamente Roxal.] Non so il motivo per cui vuoi imparare magia, ma ricorda, la magia non deve essere usata in modo meschino. O ti si torcerà contro. Ed ora chiudi gli occhi , in molti direbberò svuota tutto , la tua mente, il tuo passato e concentrati sulle tue sofferenze, morti, tragedie. Punta su quelle. [Chiude anche il sicario occhi. Nulla, l' incrocio viene rotto di colpo. La manca mano si porta in avanti.] Segui questi gesti. Cerca dentro di te.. [Il sicario stenta ad aumentar' aura mistica. Non per ora almeno. Emula la concentrazione cercando di ingannar' il custode.] Appena hai trovato quest' essenza statenala, l' elemento a te preferito si manifesterà da solo e lavoreremò su quello. [Null 'altro.]

Rika osserva silenziosa il fare dei due. Affascinata è nello sguardo agli insegnamenti di naroku verso il giovane custode, desideroso di conoscenza. Ma ecco che la vista s'annebbia. Cosa accade? I lunghi capelli ondeggiano appena ad un cedimento delle gambe. Si riprende. Cosa le sta prendendo? Scuote la testa, poi profera ° ragazzi, scusatemi...mi sento stanca..è meglio che vada° dice appena °Per le lezioni ci metteremo d'accordo poi..voi continuate pure° un sorriso. Sforzato, forse. Poi s'incammina, un sorriso a Naroku. Non lo vuole preoccupare. Sempre ammesso che egli sia capace di preoccuparsi. A passi svelti s'incammina dunque verso le abitazioni. Ancora incredula a ciò che le è accaduto poc'anzi. Un calo di pressione forse? E mentre s'allontana, lo sgaurdo incrocia quello d'un nuovo giunto. Un sorriso anche verso d'egli. per poi svanire fra le ombre. [AZIONE FATTA DAL FATO PER ASSENZA GIUSTIFICATA DI RIKA]

Roxal [Isolotto] Cosa sta dicendo? Non lo sa. Ma si lascia guidare. Socchiude gli occhi. E si concentra. La prima cosa che gli viene in mente. E' il suo keyblade. Poi, però. Ci ripensa. Ricordi aspri deve cercare fra le sue memorie. E allora va indietro. A quando ancora non era nessuno. Ed era tutto. Quando ancora l'isola non era una casa. E a quattro apreti attribuiva questo significato. E viaggia ancora, indietro, fino a...«Mmh?» Si desta. Le iridi si spalancano. Rika saluta. Il tempo di focalizzare che ella è lontana. Ed un nuovo figuro giunge. Lo osserva negli occhi mentre egli favella. Nasconde qualcosa. [EMPATIA] Cosa? Non è un indovino. osserva ora Naroku. Attende ch'egli gli dia disposizione. Se sia il caso di proseguire, o meno.

SerZexion [isolotto.] fermo sul posto. i capelli zaffiro si smuovono a destra. le iridi fissano quelle dell'unico presente che l aveva notato.[perchè ..-pens. un quel ragazzo lo aveva fissato nelle chiaccee iridi aveva avvertito un senso di vuoto susseguito da una certa nostalgia di casa.] poi, deciso a presentarsi a quel ragazzo che gli asppariva simpatico allunga la mano e facendo un sorriso esclama: "piacere, il mio nome è Zexion.. sarei felice di sapere il tuo. " attende il dire del ragazzo che nel mentre si era voltato guardando Naroku.

Naroku [Isolotto] [Annuisce di poco a Roxal. Anche se , un ' evidente sguardo dona a Rika.] Cos'hai chierica..? [Dimanda a bassa voce udibile appena a Roxal. Nuovamente su di lui.] Continua a focalizzare, concentrandoti sulle tue sofferenze, riesci a sentire un ' qualcosa che richiede la tua essenza? Un qualcosa che da dentro ti prende? Cerca dentro di te, non v'è fretta. [Calma vuole infondere, infondo è la prima volta e non è certo un supremo come Rika. Silenzio ora è il sicario a far' silenzio. La concentrazione MISTICA sale lentamente, arcanaa aura donata solo ai portatori di magia. CONCENTRAZIONE che dovrebbe comunque investire Roxal aiutandolo almeno in parte all' iniziazione , se non succederà nulla neanche con l' ausilio dell' aura non può imparare, se qualcosa accadrà la situazione si capovolgerà. Attende. Le labbia si serrano , focalizza la figura di Roxal .]

Roxal [Isolotto] Il maestro lo incita a continuare. Non può rivolger verbo verso lo sconosciuto che ora si presenta, che dal suo canto dovrebbe ben comprendere la sua situazione. Così, lascia che il pensiero abbandoni nuovamente quel luogo. Il respiro si fa lento e rilassato, cosa che lo dovrebbe aiutare a materializzare al meglio le immagini della sua mente. Ed ecco che cerca di concentrarsi [mente 18]. Silenzio. Quiete. Poi, le prima immagini. Il sole. Lui è un bambino. Sulle spalle ha la cartella di scuola. E' solo. E si trova su un piccolo prato. Quanto appaion lontani quei ricordi, adesso. Osserva gli altri bambini. Giocano. Ma lui, lui no. Sta lì, ad osservarli. Silenzioso. E timido. E' lì, eppur non sente alcun rumore. S'alza, e s'allontana. Buio. Poi, un'altra immagine. Questa volta è a scuola. Fuori, con precisione. Lui cammina. E tre ragazzi si portano al fianco suo. Uno lo spinge. E la cartella sulle spalle sbatte contro un muro. Li guarda. Il piccolo Roxal proferisce qualcosa. Ma la voce non c'è. Le labbia si muovono per andar a proferire sorde parole. I tre urlano. Uno di questi, assomiglia incredibilmente a lui. Deve essere il suo gemello. Se n'era quasi dimenticato, ormai. E i tre lo attaccano. E lui si ribella. Come vada a finire però, rimane un mistero. Perchè? Buio. Roxal stringe i pugni. Il respiro si fa nuovamente irregolare. M asembra intenzionato a voler mantenere la calma. Deve.


SerZexion [isolotto.] capito che doveva rimanere in religioso silenzio, decide di trovarsi un punto ove potersi sedere. si gira e squadra bene la zona. non poco lontano vede un piccolo pezzo di tronco e decide di sedervici. dopo essersi seduto, alzana gli occhi verso i due. gli tornano in mente brevi attimi della sua vita passata. breve è l'attimo in cui il suo maestro gli appare in mente. molto breve ma non tanto da fargli cadere un unica lacrima sul jeans nero per la nostalgia di un uomo saggio quanto potente. si china e con una mano si copre il viso.

Naroku [Isolotto] [Nota comunque la concentrazione in Roxal, abbastanza grande per essere di spirito abbastanza neutrale. Fessurizza le palpebre al vedere i pugni stretti, oramai sembra essere arrivato all' apice delle sue forze.] Ora verrà tutto automatico. Risveglia la nera forza. [La concentrazione il supremo ritira, troppe le parole che ha sentenziato. Fissa Roxal, indietreggia di poco per non rischiare di essere travolto o ferito dal pre incanto, nel caso dovesse avvenire. Non può capire quel' che in mente ha, ma sa bene che le sofferenze ci sono. In silenzio, glaciale fissa Serzexion , un 'occhiata che lo fulmina. Una lieve smorfia, impercettibile. Null' altro dona alle sue lacrime, si scosta nuovamente sul Custode preso in considerazione.]

Roxal Basta. Roxal. Non farti più del male. Naroku s'è scanzato. Che sia sufficente? Si. Ma no. Tu continui. Preso dai tuoi amari pensieri. Dai tuoi amari sentimenti. Il braccio trema. E il custode percepisce una sensazione strana dentro di sè. Una sensazione paragonabile a quando evoca il Keyblade. Apre gli occhi. e con l'apertura di questi, la terra dovrebbe tremare. O almeno, questo è ciò che percepisce. [ABILITA': terra - 1] Che ci sia riuscito? Di già? Non ci crede. Poi si guarda attorno. La terra trema davvero. Il suolo s'increspa. Oppure sogna? Oppure è solo una sua illusione? E' stanco. Osserva Naroku. Una goccia di sudore scende dalal tempia al mento. Deglutisce. E attende.

SerZexion [isolotto.] la terra trema. il gomito, dapprima appoggiato sulla gamba accavallata, scivola facendo incontrare violentemente la mano di lui con il suo baso. cade a terra. "ahi ahia ahi!" versi di dolore ironici. si era fatto poco male ma era uno che aveva una soglia del dolore minima. " cosa è stato!? perchè la terra ha tremato!?" urla. spaventato. dalle sue parti la terra tremava solo quando il vulcano du Hum doveva eruttare. preoccupato ma con viso sincero si riavvicina a chiedere spiegazioni.

Roxal si gaurda attorno sbalordito. Senza esserne intenzionato, è riuscito a lanciare uno Snake. Naroku, dal canto suo, lo osserva stupito. Qualche sitante d'esitazione per poi favellare verso di lui °Vieni, ragazzo, t'insegnerò qualcosìaltro circa la magia nera..questo non è il luogo adatto° conclude, epr poi far cenno a lui di seguirlo, prendendo ad allontanarsi. E Roxal, lo segue, ancora sbalodito, lanciando un occhiata a SerZexion °Il mio nome è Roxal...paicere!° fa verso di lui prima di svanire [MESSAGGIO MASTER MOTIVATO: I DUE PLAYER DEVONO STACCARE]


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06/04/2008 18:01

Noleggio libro di magia Nera

Partecipanti:
Roxal
Xolud

Riassunto della giocata:
Roxal, in seguito alla lezione di Magia di Naroku, decide di appprendere più approfonditamente i concetti. Ragion per cui noleggia un libro di Magia per studiarlo. Raggiunge quindi Xolud in biblioteca, che gli consegna il libro richiesto. Dovrà consegnarlo fra 30 giorni.

xolud: Eccolo. Lento è il suo passo, verso il luogo di culto. Or, davanti alla biblioteca, mette una mano in tasca, per trarne fuori le chiavi, con cui si appresta ad aprire il grande portone in legno dinanzi a lui. Or, entrando annusa subito il posto, per far entrare dentro le narici, il buono odore di vecchio, che lo appassiona. Or, togliendosi l’ impermeabile, che sempre porta con se, e mettendolo sull’ appendiabiti in legno, arriva davanti alla scrivania del bibliotecario, per sedersi, e con eleganza prendere la penna, intingerla nell’ inchiostro e poi firmare. Poi, subio si alza e cammina verso i grandi scafali, per sistemare dei libri messi in disordine. Chissa se qualcuno entrerà in questo sacro posto, pensa xolud, camminando tra gli scaffali, leggendo qualche titolo di libro che lo affascina

Roxal: [Spiaggia -> Atrio] Lenti i passi di Roxal. Leggeri, i pensieri che volano alla notte precedente, quando la terra fu scossa al suo pensiero. Magia. Un sorriso d'eccitazione. E' felice di possedere tali abilità. Alza lo sguardo al cielo. Il sole splende e i suoi raggi lo racchiudono in un tepore pomeridiano. Calore. Che bella sensazione, dopo tanto freddo. E' felice di poter nuovamente indossare i suoi bellissimi pantaloni, che gli arrivano fin sotto al ginocchio. E quella canotta tanto strana. Ama quegli indumenti. Però, sono leggeri. E con l'inverno deve riporli nell'armadio. Le grandi scarpe affondano nella sabbia,a d ogni passo che il custode del chiave e dell'equilibrio, compie. Ma adesso, si ferma. Si trova davanti alla porta della biblioteca. Si volta, ad osservare il mare e la luce che esso riflette. Respira l'aspro sapore che l'acqua trasmette e poi, senza indugi, avanza. Un passo. Poi un altro. Ed un altro ancora. E' dentro. La luce come una lama, pian piano svanisce, lasciando posto alla penobra. Adesso che la porta è chiusa. Alza lo sguardo. La sala principale si trova al secondo piano. E' li che si deve dirigere per la sua richiesta.

xolud: I libri, l’ unica cosa che veramente lo appassionano, assieme alla magia, ha sempre avuto un debole per quest’ ultima, sin da quando era piccolo. Contiua a controllare tutti gli caffali, uno ad uno, e gli unici rumori che si sentono sono, quando la suola della scarpa sbatte addosso al legno, e il suo scricchiolio. Chissà quanti anni ha questo grande luogo di saggezza e di culto, e chissà qanta gente c’ è entrata. Questo gli ricorda molto quando per la prima volta è entrato qui dentro,n e quasi piange per la commozione. Passando con l’ inice sinistro, per la copertina di ogni libro, e muovendo la polvere che vi è sopra, scopre un paio di libri uguali sulla magia nera. Molto strano trovare due libri uguali, in questo luogo immenso. Con i due libri ini mano, si avvvia verso la lunga tavola, dove è solito sedersi per leggere i libri, e sopra vi posta essi, per poi continuare a pensare alla prima volta in questo posto, senza neanche toccare i due tomi

Roxal: [Atrio -> Sala Principale] Un sospiro. Poi i passi riprendono ad avanzare. Senza ingugi, infatti, s'avvia verso la scalinata di legno, per raggiungere la sala principale. Veloci i passi s'intercorrono per i legnei scalini e man mano che egli avanza, un lembo di sala in più si può intravedere. Tre. Due. Uno. Si ferma. E riprende fiato. Adesso fa un profondo respiro e continua ad avanzare. Le smeraldine iridi, osservano ciò che lo circonda. da quando la biblioteca è stata affidata a Venser, sembra che le cose vadano meglio. Per lo meno, l'aspetto promette bene. Qualche altro passo e si trova di fronte all'uscio. Nota una figura curva sulla scrivania in legno. La osserva. la conosce. Ne è sicuro. Qualche istante d'esitazione, poi ricorda. E xolud. Lo evde piuttosto coinvolto..che sia diventato biblotecario? Ignora la risposta. Per educazione,c omunque, picchietta due volte con le nocchie sulla porta aperta, per poi avanzare. In questo modo dovrebbe distogliere Xolud dalla sua lettura e spostare l'attenzione sulla propria figura.

xolud: i due picchiettii sulla porta, risvegliano xolud dai sui pensieri. Girando lenta,ente la testa, vede davanti alla porta una faccia famigliare: roxal. Subito si alza, e gli si avvicina per accoglierlo e in modo non troppo scortese dice” salve roxal, in cosa posso esserti d’ aiuto” e quest parole subito seguite da un elegante inchino. Guardandolo ngli occhi, vagamente gli vengono in mente le poche volte che ha parlato con lui. Or è diventasto meno timido dall’ ultima volta che si sono parlati, e magari potrebbe conoscerlo meglio, ma ora non ne ha il tempo, prima il dovere e poi il piacee, ed è qui per lavorare, e per nient’ altro. Di tutti i suoi pensieri nella testa, gli viene in mente proprio quello ne quale, nel suo vecchio paese, nella vecchia biblioteca, ospitò, durante la guerra, uno stregone, in quell’ edificio chiuso per colpa della lunga battaglia. I capelli di xolud, ora sono davanti ai suoi occhi, per colpa dell’ inchino, e con eleganza, la mano destra va e mettere di lato i capelli

Roxal: [Sala Principale] Sorride cordialmente a Xolud, per poi schiudere le labbia e proferire in sua direzione «Ti trovo bene...» dice ammiccando un ennesimo sorriso «Comunque avrei bisogno di un libro che parli genericamente della magia nera...vorrei noleggiarlo...Si può?» chiede, mentre s'accorge che sulla scrivania nel quale aveva notato Xolud i libri che v'erano poggiati sopra son ora chiusi. Probabilmente si è sbagliato a vedere. In realtà non stava leggendo. forse solo pensando. Bha.

xolud: “bene” dice” ho proprio trovato un libro sulla magia nera” e corre in velocità verso il tavolo, dove prima postava, per prendereun odei due libri, e lentamntente riavviarsi verso roxal. Il libro, è molto pesante, e molto grosso. Probabilmente parla della magia nera molto approfonditamente. La copertina è blu, con delle strane scritte in arcano, che circondano il ttolo: L’ EVOCAZION DELLA MAGIA NERA. Non stante avendo letto molti libri sulla magia, non aveva mai visto questi. “ dalla grandezza del libro direi che sia molto descrittivo. Devo chiederti 50 munny, per questo tomo” dice. Aspettando i munny, tiene il libbro con due mani, e lo osserva molto attentamente. Gli ricorda un lirro che trovò nella sua vecchia biblioteca, allora non sapeva ne’ancora leggere, ma si ricorda benissimo di averlo già incontrato.” Devo prendermi e leggere la copia che è rimasta sul tavolo” pensò.

Roxal: [Sala Principale] Sorride ancora. Non pensava fosse così semplice trovarlo. certo...è molto grande. Bè, significa che si dovrà dar da fare. Alla richiesta di Xolud, quindi, infila la dritta nella tasca, per poi tirarne fuori un sacchettino con delle monetine «Tieni...il resto tienilo per la celerità del servizio» dice verso di lui strizzando l'occhio, mentre afferra il pesante tomo «Tra quanto devo riconsegnarlo?» chiede ancora, prima di abbandonare il luogo.

xolud: Sorride a roxal quando gli porge i munny, e ringrazia per il rsto. “ considerata la grandezza, lo potrai riportare massimo fra trenta giorni” . continua incessantemente a guardare libro che gli ricorda il passato. La mano sinistra, che siede in tasca, è anxcorta un po’ tremante e addolorata, per la magia fire, che prima ha evocato, in presenza del suo maestro naroku. Nell’ altra tasca, i munny dentro un sacchettino, scontrandosi fanno un lieve rumore. Nient’ altro rompe quel lieto silenzio, che a xolud piace tanto.

Roxal: [Sala Principale] Annuisce, per poi voltarsi e dirigersi verso l'uscita «Ti ringrazio, Xolud..Stammi bene!» queste le ultime parole prima che la figura del ragazzo svanisca dietro la scalinata e il rumore dei passi seguito dallo sbattere delle porta. A quanto apre, ha molto fretta.


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07/04/2008 01:22

Studio teorico della Magia Nera

Partecipanti:
Roxal

Riassunto della giocata:
Roxal si trova nella sua stanza ad iniziare gli studi circa la magia nera.


Roxal [Stanza] Silenzio. Non fate rumore. Il custode sta studiando. Silenzioso è concentrato sulla scrivania di legno della sua stanza, con il libro noleggiato alla biblioteca poco tempo fa. Una mano fra i capelli, che regge il capo, e le smeraldine iridi che scrutano attentamente le righe riportate sulle ingiallite pagine del libro. Magia. E’ complicata, almeno per lui. Però è sicuro che se si applica, riuscirà presto ad apprendere almeno i concetti base. Deve. Lui, vuole a tutti i costi essere magico. Al suolo pensiero va in fibrillazione. E nel frattempo, volta un’altra pagina.

Roxal [Stanza] Concentrato, par non voglia rendersi conto di ciò che accade attorno a lui. Infatti il tempo vola e, ormai, il sole è al calare. Alza lo sguardo. Dalla finestra vicino alla sua scrivania, è facile intravedere l’orizzonte oceanico. E Anche lo specchio d’acqua riflettere quel sereno tramonto.
Eccola, Roxal. La distrazione perfetta. La natura. Allora, fatti tentare. Chiudi quel libro e corri alla spiaggia. Non perderti il tramonto. Non perderti quel cielo che si tinge pian piano di colori rossastri, e che vede gabbiani allontanarsi dalla riva. Corri. Su, dai.

Roxal [Stanza] No. Il ragazzo scuote la testa e poi abbassa lo sguardo. “La magia è più interessante” continua a ripetersi fra sé e sé. S’alza, dunque, per poi andare a raggiungere la finestra. Un’ultima occhiata, mentre alza la man dritta. E poi, nulla. La tenda copre ora quel bellissimo paesaggio. Però, con il sopraggiungere della notte e dopo aver chiuso la tenda, la stanza si sta facendo pian piano sempre più buia. S’avvicina dunque alla scrivania, per poi frugare fra i cassetti. Sembra essere in cerca di qualcosa.

Roxal [Stanza] Eccolo. Si, insomma. Il “qualcosa che stava cercando. Una candela e un pacchetto di fiammiferi. Si siede nuovamente sulla sedia davanti alla scrivania, per poi accedere la candela. Adesso va molto meglio. La luce della candela, accentua l’oscurità negli angoli, seppur metta in risalto e in luce molti altri punti della stanza. Un sorriso, sembra soddisfatto. E ora? Bè, ora nuovamente al lavoro.

Roxal [Stanza] Lo sguardo cade nuovamente sul libro, che riprende nuovamente a sfogliare. In esso sono riportate formule, storie di antichi miti e fredde spiegazioni. E il tutto viene riportato con un linguaggio complesso e ricercato. Insomma, non si tratta affatto di una lettura leggera. E al sol pensiero che deve studiarsi tutto quel libro, lo fa andare in paranoia. Lui non è fatto per studiare. Non ne è capace. Gli riesce molto semplice, invece, ascoltare e apprendere. «Uff..» un sbuffo. Ci deve riuscire. A non annoiarsi, intendo. Senza esitare, dunque, si rimette a studiare.

Roxal [Stanza] Il tempo passa in fretta, e Roxal sembra ormai essersi abituato all’idea di doversi studiare quel che quel libro riporta. Lo sguardo corre veloce su ogni pagina, che viene girata dopo qualche minuto. Di fuori è ormai calata la notte e Roxal comincia ora a sentire le prime morse della fame. Finisce dunque di leggersi la pagina ormai iniziata e vi poggia sopra una bianca piuma. Chiude poi il libro e s’alza.

Roxal [Stanza -> Esterno] Va ora verso l’armadio in legno posto vicino al letto nel quale dorme, per prenderne una giacca. Non sa con esattezza che temperatura faccia al di fuori, ma suppone ci sia una certa freschezza. Indossa quindi la giacca ed esce dalla camera, percorrendo le rudimentali scale di legno che collegano il secondo piano con il primo. Apre infine la porta ed esce, diretto verso il bosco, ancora indeciso se caccerà oppure si dirigerà alla città di mezzo, dove potrà mangaire un gustoso preparato.
[Modificato da Roxal 07/04/2008 01:23]


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